giovedì 11 Settembre 2025
29.2 C
Palermo

C-Fabit: Cinema, Ricerca e Formazione tra Africa, Berberia e Suoni del Mondo

Il progetto C-Fabit, un’iniziativa innovativa finanziata dal Pnrr e gestita dall’Accademia di Belle Arti di Catania, si configura come un’ambiziosa piattaforma di ricerca e produzione cinematografica, un vero laboratorio a cielo aperto che esplora tematiche complesse e culture diverse.

Lungi dall’essere un semplice programma di riprese, C-Fabit ambisce a formare nuove generazioni di cineasti, immersi in un contesto di apprendimento pratico e multidisciplinare.

Il progetto si articola attorno a tre nuclei tematici distinti, che riflettono un’attenzione particolare alle marginalità, alla memoria culturale e all’evoluzione del paesaggio sonoro.
La prima linea di indagine si concentra sul Benin, un paese dell’Africa occidentale dove la superstizione e la paura del soprannaturale conducono all’emarginazione di bambini accusati di stregoneria.
Alessandro De Filippo, attraverso la sua esperienza pluriennale presso l’orfanotrofio di Kouande, gestito dalle suore agostiniane, ne documenta le vite, le sofferenze e la resilienza, offrendo uno sguardo intimo e commovente su una realtà spesso ignorata.
In parallelo, Maria Arena si immerge nel mondo berbero, raccontando la storia di Alì, un giovane nomade del Sahara marocchino.

“Creature di sabbia” non è solo un ritratto individuale, ma una riflessione più ampia sulla cultura berbera, sulle sue tradizioni ancestrali e sulle sfide poste dalla modernità.
La ricerca che ha preceduto la realizzazione del film, avviata nel 2019, ha permesso di ricostruire un affresco culturale ricco di dettagli e suggestioni.
A completare il trittico, Stefano Zorzanello e Carlo Lo Giudice si dedicano a un’indagine sonora inedita, un documentario sperimentale che traccia le trasformazioni del paesaggio sonoro in sei comunità europee – Italia, Francia, Scozia, Germania, Svezia e Finlandia – un viaggio immersivo che esplora come i suoni del quotidiano, le musiche tradizionali e i rumori industriali si mescolino e si evolvano nel tempo, offrendo uno spaccato originale delle dinamiche sociali e culturali che plasmano il nostro continente.
L’ispirazione per questa ricerca affonda le radici nel lavoro pionieristico del compositore e ricercatore Murray Schafer, che fin dal 1975 ha iniziato a indagare l’acustica ambientale e il suo impatto sulla percezione umana.
Il progetto C-Fabit non si limita alla produzione di documentari e fiction, ma prevede anche la creazione di una struttura operativa a Catania, una vera e propria “scuola di cinema” aperta a produzioni private e alle film commission, con l’intenzione di favorire lo sviluppo dell’industria cinematografica locale.
Un’iniziativa che, come anticipato dal coordinatore scientifico Gianpiero Vincenzo, sarà pienamente operativa tra gennaio e marzo del 2026, con la partecipazione attiva di una quindicina di studenti che affiancheranno i docenti-registi in tutte le fasi della produzione.
L’ambizione è quella di formare cineasti consapevoli, capaci di affrontare tematiche complesse e di raccontare storie che sappiano emozionare, informare e stimolare il cambiamento.
La prima produzione, ispirata al romanzo “Attenti al gorilla” di Sandrone Dazieri, segnerà l’inizio di un percorso che promette di essere ricco di innovazione e di scoperta.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -