L’opposizione al consiglio comunale di Palermo ha sollevato un’ombra di preoccupazione e potenziali irregolarità finanziarie in relazione all’acquisizione, da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Lagalla, di un veicolo blindato. L’iniziativa, concretizzata con una spesa pubblica di 140.000 euro, ha generato un accesso di segnalazione alla Procura della Corte dei Conti, formalmente promossa dai capigruppo dell’opposizione e coordinata dal consigliere Fabio Giambrone, esponente di Avs (Alleanza Verdi e Sinistra).La denuncia non si limita a contestare l’entità della spesa, ma ne mette in discussione la legittimità formale e la congruenza rispetto alle dinamiche decisionali previste per tali acquisti. Secondo le indagini preliminari condotte dai consiglieri dell’opposizione, l’acquisizione del veicolo non sarebbe stata preceduta dalla necessaria approvazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, organo competente a valutare e autorizzare misure di tale natura, soprattutto in termini di impatto finanziario e di necessità operativa.L’assenza di una delibera formale del comitato solleva interrogativi significativi sulla trasparenza del processo decisionale e sulla corretta applicazione delle procedure amministrative. L’acquisizione di beni di lusso e ad alta tecnologia, come veicoli blindati, in epoca di ristrettezze economiche e di crescente pressione sulla spesa pubblica, richiede una giustificazione particolarmente stringente e una documentazione accurata che dimostri l’urgenza e l’indispensabilità dell’intervento.La segnalazione alla Corte dei Conti mira a determinare se l’acquisto del veicolo blindato configuri un danno erariale, ovvero un danno al patrimonio pubblico derivante da comportamenti illegali o negligenti da parte di funzionari pubblici. Un eventuale accertamento di danno erariale potrebbe comportare sanzioni pecuniarie, risarcimenti e, nei casi più gravi, provvedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili.Al di là delle conseguenze legali che potrebbero derivare dall’indagine, l’episodio ripropone un dibattito più ampio sulla gestione delle risorse pubbliche, sulla necessità di garantire la massima trasparenza e accountability nelle decisioni amministrative, e sulla proporzionalità tra le spese sostenute dall’ente pubblico e le reali esigenze della collettività. L’opposizione sottolinea come tale acquisto, in assenza di una giustificazione adeguata, rischia di compromettere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e di alimentare un clima di sospetto e contestazione. Si auspica, pertanto, un’indagine approfondita e imparziale che possa fare luce sulla vicenda e restituire ai cittadini una visione chiara e trasparente dell’operato dell’amministrazione comunale.
Palermo, Acquisto Blindato: L’Opposizione Segnala Irregolarità alla Corte dei Conti
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