La ventunesima edizione dei Teatri di Pietra si appresta a illuminare il paesaggio siciliano con un programma ambizioso e stratificato, un vero e proprio mosaico culturale che abbraccia un’isola intera.
Il sipario si alzerà il 28 giugno all’area archeologica di Solunto, con “Andromeda e Perseo”, interpretato da Ernesto Maria Ponte e Clelia Cucco, sotto la direzione artistica di Gianfranco Perriera.
Questo spettacolo inaugurale, come tutti gli appuntamenti in programma, si inserisce in una visione più ampia: quella di un circuito teatrale diffuso, capace di creare un’autentica “rete” di esperienze artistiche tra le province di Palermo, Trapani, Agrigento, Siracusa, Messina, Enna e Caltanissetta.
L’iniziativa, ideata dal direttore artistico Aurelio Gatti, mira a unire il valore intrinseco del patrimonio archeologico siciliano – testimonianze silenziose di millenni di storia – con la vitalità del linguaggio teatrale contemporaneo.
Dalle Terme Arabe di Cefalà Diana al Tempio di Hera di Selinunte, dalla Chiesa Madre di Caltabellotta al Loggiato San Sebastiano di Melilli, ogni luogo diventa un palcoscenico unico, in grado di amplificare il significato dello spettacolo che vi si svolge.
Il concept alla base dei Teatri di Pietra non si limita alla semplice esibizione di opere teatrali.
Piuttosto, si propone come un atto di profonda riappropriazione culturale, un tentativo di restituire al teatro la sua originaria funzione di rito collettivo, di momento di aggregazione e riflessione.
Gatti sottolinea come il teatro, per essere autenticamente significativo, debba trascendere la mera forma, interrogandosi sull’uomo, sulla sua condizione, sulla sua relazione con il mondo che lo circonda.
L’edizione 2024 testimonia la forza di un approccio collaborativo, che vede artisti, compagnie e operatori culturali unire le proprie energie e competenze.
Questo spirito di rete, unito alla consapevolezza dell’importanza di ogni territorio, è il pilastro portante dell’iniziativa.
La cura e la valorizzazione dell’identità delle comunità locali si traducono in una programmazione variegata e inclusiva, che spazia dalla prosa al teatro danza, dall’opera lirica alla performance art.
Oltre allo spettacolo inaugurale, il cartellone presenta numerose prime nazionali, tra cui “Medusa” della compagnia Arpa, una riflessione sul mito e sulla trasformazione; “Danza delle Baccanti” di Remo Anzovino, un’esplorazione del rapporto tra uomo e natura; “Le Lacrime delle Donne”, una narrazione intima e potente; e “Del Labirinto e altre storie”, una creazione originale che fonde danza e teatro con la direzione artistica di Rino Di Martino.
I Teatri di Pietra rappresentano dunque un’occasione irripetibile per riscoprire la bellezza e la ricchezza del patrimonio culturale siciliano, attraverso la magia e l’emozione del teatro.
Un’esperienza che invita alla riflessione, alla partecipazione e alla celebrazione della nostra identità.