Nel vuoto del Teatro Greco di Siracusa, la storia di Edipo a Colono si svolge come un funereo canto della dismisura, nella solitudine che segue l’abbandono delle cose terrene. La regia di Robert Carsen è una contemplazione sulla sacralità della sofferenza, che si libera dalle spoglie mortali attraverso la metafora della foresta, dove le Eumenidi portatrici di pace agiscono come figure femminili, separate dal dolore e dalla disperazione di Edipo. Il loro ruolo è quello di guida, ma anche di accettazione del destino, nel riconoscimento che la morte sia un passaggio necessario per la liberazione.La scalinata su cui siedono i cipressi è una struttura simbolica che rimanda alla cavea del teatro greco e al circolo della vita umana. Edipo, ormai vecchio e cieco, scende nella foresta con passo lento, appoggiandosi a un bastone, cercando di comprendere il senso della propria esistenza, che è stata segnata da una serie di errori che hanno portato alla sua caduta. La sofferenza interiore gli si esprime attraverso il corpo, con movimenti spasmodici e vocalità straziante.La presenza delle Eumenidi e dei figli è essenziale per comprendere la figura di Edipo e il significato della tragedia. Sono le porte della morte, ma anche dell’accettazione del destino e della liberazione dalle sofferenze terrene. Creonte, con la sua maledizione, rappresenta l’alternativa alla compassione e alla giustizia di Teseo, che accoglie Edipo come un ospite, nonostante le sue colpe.La tragedia si svolge in una dimensione di alta sacralità, dove la morte è il passaggio necessario per la liberazione dal dolore terreno. È anche un discorso politico sulla mania del potere e sulla forza che distrugge la polis greca. La sofferenza e la disperazione di Edipo sono metafore della condizione umana, che deve affrontare le proprie colpe per raggiungere il perdono e la liberazione.La scelta di alternare ‘Edipo a Colono’ con ‘Elettra’ nel Dramma Antico può essere interpretata come un invito alla riflessione sulla condizione umana, che deve affrontare le proprie sofferenze e colpe per raggiungere la liberazione. La luna piena che risplende sul teatro greco è un simbolo di speranza e di buon augurio per il percorso di riflessione e di redenzione della società.