Nell’anniversario dello Statuto Siciliano, il giorno che commemora la nascita della prima regione italiana con un ordinamento speciale, si è presentata all’Ars una richiesta di autorizzazione per raccogliere le firme necessarie a indire un referendum d’iniziativa popolare per l’indipendenza della Sicilia. Questa idea, emersa nella stagione immediatamente successiva alla seconda guerra mondiale, era stata accarezzata fin dai primi anni della Resistenza con la nascita del Mis, il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia, che aveva anche tentato una sorta di insurrezione secessionista. Proprio per contrastare questi fermenti autonomisti, si era decisa ad assegnare all’Isola uno statuto speciale, il primo in Italia, come primo passo verso un assetto più articolato del sistema regionale.Per gli organizzatori del referendum sull’indipendenza della Sicilia questo è un momento storico senza precedenti, poiché non sono mai state presentate richieste di indizione di referendum con la stessa portata. Sebbene l’ammissibilità dell’iniziativa dovrà essere valutata dalla Corte Costituzionale, questa iniziativa rappresenta un passo importante nella storia della questione siciliana.La Sicilia – dicono i promotori di questa iniziativa – è stata per troppo tempo sfruttata e danneggiata da politiche regionali e nazionali che non le permettono di realizzare la sua vera potenzialità. È ora giunto il momento per i Siciliani a riacquistare la dignità di popolo che meritano, attraversando un cammino verso l’indipendenza.A presentare la richiesta di referendum è stato il comitato dei 10, un gruppo di personalità diverse tra loro provenienti da esperienze sociali, imprenditoriali, lavorative e associative. Molti componenti del comitato hanno anche l’esperienza delle manifestazioni dei forconi.
Indipendenza della Sicilia: un referendum d’iniziativa popolare per il futuro dell’isola.
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