La disoccupazione in Sicilia registra una riduzione significativa, ma la situazione rimane comunque critica, essendo il doppio della media nazionale. È fondamentale utilizzare al meglio le risorse disponibili, tra cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), per evitare di disperdere questo trend positivo.È necessario insistere sull’investimento in modo da generare nuova occupazione. La Cisl Sicilia propone un patto per lo sviluppo dell’Isola, che potrà essere raggiunto solo attraversando tavoli di confronto con le diverse parti coinvolte. In questo senso, la segretaria della Cisl Daniela Fumarola sottolinea l’importanza di sedersi a questi tavoli per stabilizzare e incrementare l’occupazione.Il problema del lavoro femminile è un nodo da risolvere – spiega Fumarola – si tratta di una risorsa che andrebbe inserita nel mercato del lavoro, ma occorre anche farla restare in esso. Un dato preoccupante emerge: una donna su cinque abbandona il proprio posto di lavoro dopo la nascita del primo figlio. Fumarola sottolinea l’importanza di creare tutele attraverso la contrattazione di secondo livello, per evitare che le donne rinuncino a carriera e straordinari al fine di non abbandonare il proprio lavoro. Inoltre, gli enti locali devono adottare scelte in grado di aumentare la quantità di asili nido e servizi alla persona.La leader della Cisl parla anche dei prossimi referendum: “Abbiamo detto che i quesiti sono anti-storici – ribadisce -. Se penso alle tutele oggi esistenti, ossia 36 mesi per i lavoratori licenziati, se noi tornassimo indietro nel tempo questi lavoratori ne avrebbero 24. Credo che un sindacato responsabile sia debba porre le questioni di un nuovo mercato del lavoro in movimento e lo deve fare con gli strumenti della contrattazione e del confronto.”
L’occupazione femminile, un nodo da sciogliere in Sicilia
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