La Liguria, come il resto d’Italia, registra un quadro complesso in materia di sicurezza sul lavoro. Sebbene si osservi una diminuzione complessiva delle denunce di infortunio – circa il 5,5% dal 2019, con una flessione del 2,2% tra il 2023 e il 2024, attestandosi intorno ai 17.000 casi annuali – il dato non può essere interpretato come un successo definitivo, soprattutto alla luce dell’incremento preoccupante degli eventi mortali, saliti a 25 nel 2024 rispetto alle 22 dell’anno precedente. Questa contraddizione sottolinea la necessità di un’analisi più approfondita delle cause e delle dinamiche sottostanti.Parallelamente alla riduzione degli infortuni evidenti, emerge una tendenza allarmante: un aumento significativo delle denunce relative a malattie professionali, che in Liguria hanno registrato un balzo del 39% rispetto al 2023. Questa evoluzione, evidenziata dal direttore generale di INAIL, Marcello Fiori, durante una conferenza stampa nell’ambito della campagna “INAIL Insieme”, suggerisce un cambiamento nel modo in cui il rischio lavorativo si manifesta, spostandosi da eventi traumatici acuti a patologie croniche e degenerative.Un aspetto particolarmente rilevante è l’aumento degli incidenti “in itinere”, ovvero quelli che coinvolgono i lavoratori durante gli spostamenti casa-lavoro e viceversa, utilizzando mezzi di trasporto. Questi incidenti hanno visto una crescita superiore al 30%, con una prevalenza significativa (circa il 60%) tra le donne. Tale incremento potrebbe essere collegato a fattori come l’aumento dei pendolarismi, le mutate condizioni di traffico e, potenzialmente, una maggiore vulnerabilità delle lavoratrici in determinate situazioni.Le malattie muscoloscheletriche continuano a rappresentare una sfida prioritaria, con una crescita del 30% che rispecchia il dato nazionale. Questa problematica è intrinsecamente legata a settori lavorativi caratterizzati dalla movimentazione di carichi, come quello della logistica, in rapida trasformazione. La rivoluzione in atto nella gestione della logistica – dalla consegna di pacchi alla movimentazione e gestione dei grandi centri di stoccaggio – sta generando nuove forme di rischio, spesso sottovalutate, che richiedono interventi mirati.La prevenzione, come sottolineato da Fiori, rimane la chiave di volta per affrontare questa situazione complessa. Un approccio proattivo, che coinvolga attivamente le imprese, i lavoratori e le istituzioni, è essenziale per ridurre il rischio e migliorare la sicurezza sul lavoro. INAIL, a livello nazionale, ha stanziato 1,2 miliardi di euro tra il 2024 e il 2025 per incentivare le imprese ad ammodernare i macchinari, adottare sistemi di gestione avanzati e introdurre innovazioni tecnologiche. Le aziende liguri hanno già beneficiato di 16 milioni di euro in questi due anni, e si auspica che queste risorse siano utilizzate in modo efficace per promuovere un ambiente di lavoro più sicuro e salutare. L’implementazione di tecnologie assistive, l’ergonomia del posto di lavoro, la formazione continua e la promozione di una cultura della sicurezza sono elementi imprescindibili per garantire un futuro lavorativo più dignitoso e protetto per tutti.
Liguria, sicurezza al lavoro: infortuni in calo, malattie in crescita.
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