sabato 26 Luglio 2025
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Pompei, rinnovato accordo per tutelare il patrimonio culturale.

Il solido impegno congiunto tra il Parco Archeologico di Pompei e la Procura della Repubblica di Torre Annunziata si perpetua per un ulteriore biennio, con la firma di un protocollo di intesa che rappresenta un modello virtuoso di collaborazione istituzionale per la salvaguardia del patrimonio culturale.
L’accordo, originariamente siglato nel 2019 e reiterato nel 2021 e 2023, si rinnova con una visione ampliata e un’urgenza rinnovata, alla luce di una crescente pressione sulle aree archeologiche e di un mercato illegale sempre più sofisticato.

Questo protocollo, lungi dall’essere una mera formalità burocratica, incarna una strategia operativa integrata volta a contrastare il saccheggio dei siti archeologici e il traffico illecito di reperti, fenomeni che non solo deturpano il territorio ma erodono la memoria collettiva.

La sua peculiarità risiede nell’approccio proattivo e sinergico, che trascende la tradizionale divisione dei compiti tra le forze dell’ordine e le istituzioni culturali.

L’obiettivo primario è duplice: da un lato, ripristinare un ambiente legale e sicuro nei territori storicamente vulnerabili all’abusivismo edilizio e all’illegalità, specialmente in contesti di straordinaria rilevanza archeologica; dall’altro, riaffermare il decoro dei luoghi, assicurando una tutela efficace, una conservazione attenta e una valorizzazione intelligente del patrimonio.
Questo si concretizza attraverso un flusso costante e tempestivo di informazioni, che permette una risposta rapida e coordinata di fronte a minacce e violazioni.

L’attività di ispezione congiunta, mirata a individuare e contrastare scavi clandestini, si arricchisce ora di nuove competenze e tecnologie, per affrontare le sfide emergenti.

La Procura della Repubblica di Torre Annunziata, guidata dal Procuratore Nunzio Fragliasso, ribadisce l’impegno a proteggere questo inestimabile patrimonio, ereditando e rafforzando l’azione dei predecessori.

La collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, diretto da Gabriel Zuchtriegel, si configura come uno strumento essenziale per la tutela del patrimonio archeologico nazionale, un vero e proprio accordo pilota che ha già dimostrato la sua efficacia nel restituire alla comunità reperti e testimonianze di eccezionale valore storico e culturale.

L’operazione recente presso la Villa dei Misteri, che ha portato all’avvio di un nuovo cantiere di scavo nel settore nord della dimora dopo l’abbattimento di una costruzione illegittima, testimonia l’impatto concreto di questa sinergia.
Interventi come quelli a Civita Giuliana e alla Villa dei Misteri, di significativa risonanza archeologica, non solo rivelano nuove scoperte, ma incarnano un approccio integrato che unisce legalità, tutela, conservazione e sviluppo turistico-culturale della Grande Pompei.
Il territorio vesuviano, con la sua ricchezza inesplorata, offre un potenziale straordinario, spesso celato nelle pieghe del tessuto urbano.
La valorizzazione di questo patrimonio, attraverso iniziative di legalità e di ricerca scientifica, rappresenta un investimento nel futuro, un modo per restituire alla collettività un’eredità culturale unica e irripetibile, promuovendo al contempo un turismo consapevole e sostenibile.

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