La Grande Invasione 2025 si è conclusa tra l’entusiasmo e la soddisfazione, lasciando un’impronta culturale vibrante nel cuore del Piemonte e della Valle d’Aosta. Un’edizione che ha ampliato il proprio orizzonte, consolidando la presenza ad Aosta, vivendo una seconda iterazione appassionante, e inaugurando con successo la sede di Chieri, creando un circuito di eventi letterari che ha abbracciato tre città, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e variegata. Più di 150 appuntamenti, un mosaico di voci e prospettive, hanno animato il territorio dal 30 maggio al 2 giugno, testimoniando la vitalità del panorama letterario contemporaneo.Il successo dell’evento si misura non solo nel numero di partecipanti, stimato in migliaia, ma soprattutto nella capacità di attrarre un pubblico eterogeneo e appassionato. Il coinvolgimento delle comunità locali, l’accoglienza calorosa riscontrata in tutte le sedi, e la risposta positiva delle platee eporediesi, aostane e chieresi, confermano la Grande Invasione come un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti della lettura e della cultura.L’edizione 2025 si è distinta per un’offerta culturale ricca e stimolante, con la presenza di ospiti di spicco provenienti da tutto il mondo. L’incontro “Simenon racconta Simenon”, con l’autore John Simenon, ha offerto un’occasione unica per ripercorrere l’eredità paterna e l’influenza di Georges Simenon sulla letteratura poliziesca. La presenza di Jessica Anthony, autrice statunitense, ha arricchito il programma con le sue riflessioni e i suoi racconti, creando un dialogo costruttivo con il pubblico in tutte le sedi del festival.Il panorama internazionale è stato ulteriormente ampliato dalla partecipazione di William Atkins, autore britannico noto per la sua esplorazione dei confini geografici e concettuali, e María Ospina Pizano, scrittrice colombiana che ha portato con sé le voci e le storie del suo continente. L’attenzione ai nuovi talenti si è concretizzata con l’ospitalità di Kike Cherta (Spagna), Maria Karpińska (Polonia) e Pete Wu (Paesi Bassi), esordienti che hanno portato freschezza e originalità al festival.Un elemento distintivo della Grande Invasione è la sua capacità di coinvolgere anche i lettori più giovani. “La piccola invasione”, una serie di appuntamenti dedicati ai bambini e ai ragazzi, ha animato le città di Ivrea e Aosta, promuovendo l’amore per la lettura e la creatività fin dalla tenera età. Questo impegno verso il futuro del panorama letterario testimonia la volontà di creare un evento inclusivo e intergenerazionale, capace di coltivare nuovi lettori e di trasmettere la passione per i libri a tutte le età. L’edizione 2025 si conferma, dunque, un successo culturale, un ponte tra mondi, un luogo di incontro e di scambio, un’esperienza indimenticabile per tutti i partecipanti.
Grande Invasione 2025: Cultura, Libri e Incontri tra Piemonte e Valle d’Aosta
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