lunedì 28 Luglio 2025
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Abruzzo-Assisi: L’olio che nutre la fiamma di San Francesco

L’Abruzzo si fa carico di un gesto simbolico di profonda valenza spirituale e culturale: donare l’olio extra vergine che nutrirà la fiamma perpetua della lampada votiva che illumina il sepolcro di San Francesco d’Assisi.
Un ritorno dopo vent’anni, che suggella un legame storico e devozionale tra la regione adriatica e il Santo di Assisi, preludio alle celebrazioni del prossimo ottocentesimo anniversario francescano, un evento di portata globale previsto per il 2026.
La cerimonia di presentazione, “L’Abruzzo ad Assisi: una fiamma d’amore per San Francesco, cammino verso la festa del patrono d’Italia”, si è svolta nella suggestiva Basilica di Collemaggio all’Aquila, ponendo l’accento sull’importanza di ravvivare e approfondire le radici comuni tra il popolo abruzzese e il messaggio universale di Francesco.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha sottolineato come questo gesto rappresenti un onore immenso e un’anticipazione tangibile delle celebrazioni più ampie che coinvolgeranno l’intera comunità religiosa e civile.
Ha inoltre riferito di aver partecipato attivamente, in collaborazione con il sottosegretario Mantovano, alla definizione del calendario delle celebrazioni francescane, coordinando gli sforzi a livello nazionale.
Al di là del valore simbolico dell’offerta di olio, l’impegno dell’Abruzzo si concretizza nella realizzazione di un’opera infrastrutturale di rilevanza turistica e spirituale: i Cammini francescani.
Questi itinerari, che attraversano Umbria, Lazio e Abruzzo, percorrendo la Valle Santa Reatina, non sono solo un’opportunità per promuovere il territorio, ma soprattutto un invito alla riflessione sulla vita, l’opera e il messaggio di San Francesco, un percorso di pellegrinaggio che trascende i confini geografici.

Rappresentano un investimento nel tempo, un lascito per le generazioni future, un invito alla riscoperta dei valori francescani di pace, povertà, fraternità e rispetto per la creazione.
La solennità dell’evento è stata amplificata dalla presenza di figure ecclesiastiche di spicco: l’arcivescovo metropolita dell’Aquila, monsignor Antonio D’Angelo, il vescovo di Sulmona-Valva, monsignor Michele Fusco, coordinatore del Comitato organizzatore interdiocesano della Ceam, insieme ai sindaci dell’Aquila e di Assisi, Pierluigi Biondi e Valter Stoppini, rispettivamente, e ai custodi della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola e del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, fra Massimo Travascio e fra Marco Moroni, unitamente a don Antonio Borgo, Vicario episcopale per la Pastorale della Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino.

La partecipazione di queste figure sottolinea l’importanza del gesto nell’ambito del panorama religioso e istituzionale, consolidando il legame tra l’Abruzzo e Assisi, due luoghi distinti, ma uniti da una fede condivisa e da un patrimonio spirituale inestimabile.

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