Musə: Un’eco di voci, un’installazione di resilienzaLa Fondazione Teatro di San Carlo inaugura una nuova stagione culturale, accendendo la sua terrazza con *Musə*, una rassegna estiva dedicata interamente all’espressione artistica femminile. Un ciclo di eventi settimanali, dal 6 giugno al 24 luglio, alle ore 20:30, che trascende la mera fruizione estetica per divenire un potente atto di impegno civile.*Musə*, che si traduce letteralmente come “suono” o “melodia”, incarna un’urgenza profonda: rompere il silenzio che ancora avvolge le storie di violenza di genere e femminicidio. Lungi dall’essere un semplice cartellone di spettacoli, la rassegna si configura come un palcoscenico di resilienza, un luogo dove l’arte – musica, parola, performance – si fa veicolo di consapevolezza e memoria. Il coro femminile del Teatro di San Carlo, custode di una tradizione secolare, apre e conclude il programma, sottolineando l’impegno dell’istituzione a promuovere valori di giustizia e bellezza attraverso la potenza evocativa della musica. Sotto la direzione di Stefania Rinaldi e con l’accompagnamento pianistico di Vincenzo Caruso, il coro offre un omaggio commovente alle donne che non hanno più voce, amplificandone il messaggio attraverso le armonie del canto.*Musə* si propone anche come fucina di nuovi talenti, erede di un percorso di valorizzazione della creatività femminile intrapreso dalle Officine San Carlo. Un dialogo intergenerazionale vede giovani artiste under 30 affiancate da figure affermate, creando una dinamica di scambio e contaminazione artistica. Dall’eclettismo delle soliste dell’Accademia di Canto Lirico alle energie pulsanti del pop contemporaneo, fino alla maestria di artisti consacrati, il cartellone si fa specchio di un panorama musicale in continua evoluzione. Altea e Ginevra, Simona Molinari, Anna Castiglia, Alice, Giulia Mei, Greta Zuccoli, Meg ed Emanuela Cappello, presentata dal collettivo Allert’ Comedy, sono solo alcune delle voci che animeranno le serate.Parallelamente all’offerta musicale, ogni appuntamento ospita reading e testimonianze dirette, affrontando il tema della violenza di genere con delicatezza e coraggio. Antonella Romano, Patrizia Imperato, Cristina Donadio, Almerinda Padricelli, Mariangela D’Abbraccio, Antonella Stefanucci, Giovanna Tinaro, Marisa Laurito, e altre voci autorevoli, offriranno spunti di riflessione e narrazioni toccanti, trasformando il dolore in consapevolezza collettiva.A completare l’esperienza sensoriale, l’installazione “Scarpe Rosse” di Antonella Romano si staglia come un simbolo potente: calzature femminili realizzate in fil di ferro, figure eteree e inquietanti che evocano la perdita irreparabile della vita e della libertà. Ogni scarpa è un monito, un grido silenzioso che invita alla riflessione e all’azione. *Musə* si configura dunque non solo come un evento culturale, ma come un vero e proprio atto di responsabilità sociale, un’eco di voci che si uniscono per costruire un futuro più giusto e sicuro per tutte le donne.