Fundres, piccolo scrigno alpino di circa settecento anime incastonato nella suggestiva valle omonima, sentinella silenziosa all’imbocco della Val Pusteria, si ritrova nuovamente segregata dal mondo esterno a causa di una frana che ha interrotto la vitalissima arteria di comunicazione, la strada provinciale 153. L’evento, innescato da un violentissimo temporale della domenica sera, ha visto un primo, impetuoso crollo di detriti e fango riversarsi sull’infrastruttura, rendendola impraticabile.La relativa apertura temporanea di ieri, un breve spiraglio di speranza per gli abitanti e per il transito di persone e merci, è stata presto vanificata da ulteriori, intensi rovesci piovosi durante la notte, dimostrando la precarietà della situazione e la fragilità del versante. La recente apertura con senso unico alternato, pur offrendo un fragile tentativo di ripristino della circolazione, è stata rapidamente sospesa a causa della persistente instabilità del terreno.La frana, più di un semplice impedimento fisico, rappresenta una sfida complessa che tocca la vulnerabilità delle comunità montane, esposte agli effetti sempre più intensi e imprevedibili del cambiamento climatico. L’evento mette in luce la necessità di una gestione proattiva del territorio, con investimenti mirati alla prevenzione del dissesto idrogeologico e alla manutenzione delle infrastrutture critiche.Le operazioni di rimozione del materiale franoso e di consolidamento del pendio sovrastante sono in corso, affidate a squadre specializzate che operano in condizioni di elevata difficoltà, valutando costantemente i rischi per la sicurezza dei lavoratori e per la stabilità dell’abitato. La priorità è garantire la sicurezza della popolazione, fornendo assistenza e supporto logistico, e ripristinare il collegamento stradale, cruciale per l’economia locale e per la continuità della vita sociale.La vicenda di Fundres, un piccolo paese con una grande storia, si configura come un monito per l’intero territorio alpino, un invito a riflettere sul rapporto tra uomo e montagna, sulla necessità di una convivenza sostenibile e sulla responsabilità collettiva nella tutela del patrimonio naturale e culturale. La resilienza della comunità, unita alla determinazione delle istituzioni e all’impegno dei soccorritori, rappresenta la speranza per un rapido ritorno alla normalità e per un futuro più sicuro e preparato.
Fundres isolata: la frana blocca il piccolo scrigno alpino.
Pubblicato il
