Fundres, un piccolo gioiello incastonato nella valle omonima, un affluente silenzioso che si apre all’imponente Val Pusteria, si ritrova isolata a causa di un evento naturale che ne ha interrotto bruscamente la connessione con il mondo esterno. La comunità, composta da circa settecento anime, si è trovata in una condizione di isolamento a seguito di una frana, innescata dalle intense piogge che hanno flagellato la regione. Il comandante dei Vigili del Fuoco Volontari, Manuel Huber, ha confermato all’emittente Stol.it la situazione critica, sottolineando come alcuni residenti non abbiano potuto rientrare nelle proprie abitazioni, evidenziando la precarietà e l’impatto emotivo dell’emergenza sulla popolazione.L’evento, ben più di una semplice interruzione della viabilità, rappresenta un campanello d’allarme sulla fragilità degli insediamenti montani, spesso esposti a rischi idrogeologici sempre più intensi a causa dei cambiamenti climatici. La frana, con la sua colata di fango e massi, ha inghiottito la strada che collega Fundres al resto della valle, creando un barriera naturale che separa la comunità dal mondo esterno. Questa situazione non solo compromette l’approvvigionamento di beni essenziali, ma solleva anche interrogativi sulla sicurezza e sulla vulnerabilità delle infrastrutture locali.Al momento, le squadre di soccorso sono al lavoro senza sosta per rimuovere i detriti e ripristinare la transitabilità. L’operazione, complessa e laboriosa, richiede l’impiego di mezzi meccanici pesanti e la coordinazione di diverse competenze. La previsione di riapertura della strada è fissata per mezzogiorno, ma la realizzazione di questa tempistica dipende da diversi fattori, tra cui le condizioni meteorologiche e l’entità dei danni.L’isolamento di Fundres, tuttavia, va oltre la mera questione logistica. Mette in luce la resilienza e la solidarietà che caratterizzano le comunità montane. È presumibile che i residenti si siano già organizzati per supportarsi a vicenda, condividendo risorse e offrendo assistenza ai più vulnerabili. L’evento, seppur traumatico, potrebbe rafforzare il senso di appartenenza e la coesione sociale, valori imprescindibili per affrontare le sfide che derivano dalla vita in un ambiente montano, sempre esposto a forze naturali imprevedibili. Si auspica che l’episodio stimoli una riflessione più ampia sulla gestione del territorio, sulla prevenzione del rischio idrogeologico e sulla necessità di investimenti mirati a garantire la sicurezza e la sostenibilità delle comunità alpine.
Fundres isolata: la frana taglia il piccolo gioiello alpino.
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