Sabato 24 maggio, il tramonto sulla Val di Fassa si è colorato di un’emergenza alpina. Una cordata, formata da due giovani alpinisti, uno spagnolo e uno tedesco, entrambi nati nel 1995, si trovava impegnata nella conquista della via Steger, una via ascensionale iconica che si snoda lungo lo spigolo aereo della Prima Torre di Sella, nel cuore del Gruppo del Sella. La discesa, fase delicata e spesso sottovalutata nell’alpinismo, si è rivelata particolarmente critica.Giunti al terzo tiro di corda, un evento improvviso e imprevedibile ha interrotto la progressione della cordata: una scarica di massi, probabilmente staccati da una parete sovrastante a causa delle variazioni termiche o di una precedente instabilità, ha investito l’alpinista spagnolo. L’impatto ha provocato lesioni al volto, richiedendo un intervento immediato. Il compagno tedesco, fortunatamente posizionato su una sosta sicura, si è reso conto dell’urgenza della situazione e ha prontamente allertato il Numero Unico per le Emergenze 112 alle ore 17:45.La Centrale Unica di Emergenza, dopo aver ricevuto la richiesta, ha immediatamente attivato il protocollo di soccorso alpino. È stata disposta l’immediata mobilitazione dell’elicottero, uno strumento indispensabile in ambienti montani impervi e inaccessibili, e sono stati allertati i soccorritori della Stazione Alta Val di Fassa, che si sono resi disponibili in piazzola a Canazei. L’intervento aereo, cruciale per minimizzare i tempi di recupero e la potenziale aggravazione delle condizioni del ferito, ha richiesto una pianificazione accurata, tenendo conto delle condizioni meteorologiche, della conformazione del terreno e della presenza di eventuali ostacoli.L’equipe medica, composta da personale sanitario specializzato e da un tecnico di elisoccorso altamente qualificato, si è diretta rapidamente verso il punto di interesse. La fase di localizzazione dei due alpinisti, resa complessa dalla natura accidentata del percorso, ha richiesto precisione e competenza. Una volta individuati, i soccorritori hanno proceduto al recupero tramite verricello, una tecnica complessa che permette di calare in sicurezza il personale di soccorso in ambienti verticali.Prestata immediata assistenza medica all’alpinista ferito, con particolare attenzione alle lesioni al volto, si è provveduto al trasporto, in separazione, dei due scalatori. L’alpinista illeso è stato depositato a passo Sella, mentre il compagno ferito è stato trasportato in elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento, per ulteriori accertamenti e cure specialistiche. L’intervento, che ha richiesto un notevole dispendio di risorse umane e tecnologiche, si è concluso poco prima delle ore 19:00, testimoniando ancora una volta l’efficienza e la professionalità del sistema di soccorso alpino trentino. L’episodio sottolinea la costante necessità di prudenza e preparazione nell’affrontare l’ambiente montano, dove la fragilità umana si confronta con la potenza inesorabile della natura.