L’Umbria si afferma come motore culturale d’Italia, un dato che emerge con forza dal Rapporto Siae 2024, posizionando la regione al vertice per numero di spettacoli ogni 1.000 abitanti (79), superando significativamente la media nazionale (57) e distanziando Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta, anch’esse brillanti nel panorama nazionale.
Questa leadership, sottolineata dalla Camera di Commercio dell’Umbria, non è un evento isolato ma il risultato di una crescita strutturale, amplificata da un incremento del 7,9% nell’offerta di eventi rispetto all’anno precedente, un dato che la pone al secondo posto a livello regionale, alle spalle del Veneto, regione con una profonda tradizione culturale.
Il cuore pulsante di questo successo risiede nella capacità dell’Umbria di coniugare tradizione e innovazione, creando un ecosistema culturale dinamico e inclusivo.
L’analisi macro-regionale conferma la centralità del Centro Italia come area con la maggiore densità di offerta culturale, un primato che l’Umbria contribuisce a rafforzare con la sua vivacità.
Secondo Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, le attività culturali, creative e sportive rappresentano un volano cruciale per lo sviluppo di qualità, elevando il benessere della comunità, attrattiva turistica e impatto economico positivo.
La Camera di Commercio, consapevole del ruolo strategico del settore, si impegna attivamente a sostenerlo attraverso iniziative mirate, focalizzate sulla transizione digitale ed ecologica, con contributi diretti, investimenti nella formazione professionale e un accompagnamento costante delle imprese verso modelli di progettazione, produzione e comunicazione sostenibili.
L’integrazione sempre più stretta tra cultura e innovazione è un elemento chiave: il passaggio dall’analogico al digitale non impoverisce il patrimonio creativo, ma lo valorizza, rendendolo accessibile a un pubblico più ampio e aprendo nuove opportunità di sviluppo.
Un dato particolarmente significativo è la performance del settore cinematografico: l’Umbria si distingue come prima regione italiana per numero di ingressi al cinema per abitante.
Con oltre 1,3 milioni di presenze nel 2023, pari a quasi 1,5 biglietti a testa, la regione supera di gran lunga le performance delle regioni più grandi e densamente popolate, segnando una crescita costante rispetto al 2022.
Questa performance riflette la vitalità delle sale cinematografiche umbre, la loro capillare distribuzione sul territorio e l’efficacia delle politiche di accessibilità, come sconti e iniziative speciali.
La media nazionale si attesta a 1,25 spettatori per abitante, mentre l’Umbria, con un dato superiore a 1,6, testimonia una forte propensione alla fruizione cinematografica da parte della popolazione.
Gli studi Unioncamere-Isnart, realizzati con Mastercard, quantificano l’impatto economico di questo florido settore, evidenziando il suo contributo alla ricchezza regionale e confermando il ruolo cruciale della cultura come motore di sviluppo sostenibile e benessere collettivo.
Il futuro dell’Umbria culturale si prospetta roseo, con un impegno costante a coltivare un ecosistema capace di generare crescita, innovazione e opportunità per tutti.