La decisione dei ministri della Lega di non votare a favore dell’impugnazione della legge trentina sul mandato è stata sostenuta dal presidente del Veneto Luca Zaia, che l’ha definita un atto di difesa di principio. Secondo Zaia, la questione va al di là delle battaglie politiche quotidiane e rappresenta una scelta legittima per il governo, visto che si tratta di una prerogativa sancita dalla Costituzione.L’obiettivo del mandato è quello di assegnare un numero fisso di posti ai rappresentanti delle istituzioni regionali, ma la Provincia autonoma di Trento ha deciso di agire in autonomia e stabilire il proprio numero di rappresentanti. Il presidente Zaia sottolinea che la Costituzione garantisce l’autonomia alle Province, e quindi anche alla Provincia di Trento, dando loro la facoltà di decidere su questo aspetto.La questione è stata oggetto di un’interpretazione giuridica da parte della Corte costituzionale, che ha sentenziato a sostegno della libertà delle Province in merito alla composizione del mandato. L’impegno dei ministri della Lega è quindi motivato dalla necessità di difendere questo principio, sottolineando l’importanza dell’autonomia e dell’indipendenza regionale.Sembra che la prospettiva legislativa sul mandato sia una delle principali preoccupazioni per le istituzioni regionali, che chiedono maggiore indipendenza e autonomia nelle decisioni legislative. Questa scelta dei ministri della Lega non è solo un atto di difesa del principio, ma anche un passo verso l’integrazione dell’istituzione regionale in quanto tale nella sfera politica italiana.Il presidente Zaia ha quindi espresso la sua approvazione per il comportamento dei ministri della Lega e ha ribadito che questo atto è strettamente legato alla libertà di scelta delle Province, come affermata dalla Costituzione.
Zaia difende l’indipendenza regionale: La decisione dei ministri leghisti è un passo verso l’integrazione
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