Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha lanciato un appello diretto al suo partito, la Lega, chiedendo di candidare il proprio rappresentante per le prossime elezioni regionali. Zaia, che è noto per la sua vicinanza alla formazione guidata da Matteo Salvini, ha sottolineato l’importanza di avere un leader della Lega al timone del governo regionale.Il presidente veneto si è espresso in merito alla possibile candidatura e ha precisato: “Non è una lesa maestà chiedere che il candidato presidente del Veneto sia della Lega”. Poi ha aggiunto: “Dopodiché non compete a me questo: saranno il nostro segretario regionale Stefani e il segretario nazionale Salvini che parteciperanno ai tavoli delle trattative e troveranno una soluzione”.La scelta di Zaia ha suscitato scalpore, poiché molti ritengono che si tratti di un atto di sottomissione della Lega al potere regionale. Tuttavia, il presidente del Veneto difende la sua posizione, affermando: “Io – ha detto ai giornalisti – sono stato candidato un po’ a tutto, al Comune di Venezia, a ministeri e società, al Coni, ho letto di tutto”. Ha poi spiegato: “Direi ‘day by day’ e ‘step by step’, come dicono gli inglesi: giorno dopo giorno e gradino dopo gradino, alla fine si capirà quale sarà l’attività che andrò a fare”.Zaia ha anche sottolineato l’impegno di dedicarsi ai benessere dei cittadini veneti negli ultimi mesi del suo mandato. Ha rifiutato la candidatura alle elezioni europee per mantenere la sua promessa e concentrare le proprie energie sulla gestione della regione.La dichiarazione di Zaia ha aperto nuove prospettive sulle future scelte della Lega nel Veneto, ma è ancora presto per trarre delle conclusioni. Tuttavia, una cosa è certa: la politica in questa regione sarà ancora più incalzante e complessa di quanto non lo sia mai stata prima.
Zaia chiede candidatura Lega alle regionali: ‘È un atto di sottomissione?’
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