La Resistenza non fu solo un’espressione di lotta armata, ma anche una esperienza vissuta nelle profondità del nostro essere collettivo. Le deportazioni, le privazioni e la quotidianità crudele hanno lasciato un segno indelebile sulle nostre famiglie e comunità, rendendo il valore della libertà un motore costante di progresso e ricostruzione.Ottant’anni fa, il 25 aprile, ha segnato l’inizio del nostro più lungo periodo di pace, insegnandoci che la libertà è un bene universale. Tuttavia, oggi più che mai, questo valore è minacciato da oltre sessanta conflitti in corso nel mondo.In occasione dell’80º anniversario della Liberazione, il Presidente del Veneto, Luca Zaia, ricorda l’importanza di celebrare questa data, che segna anche l’inizio della nostra presenza naturale nella comunità internazionale. La scelta democratica e la Costituzione del 1945 hanno permesso alla nostra società di riprendere un cammino di riscatto, guardando al futuro e affrontando un percorso di crescita che ha reso il Veneto uno dei più attivi distretti produttivi a livello internazionale.La ricorrenza del 25 aprile assume una valenza ulteriore nel Veneto, celebrata come festa dedicata a San Marco. Secondo Zaia, è nostro dovere ricordare il prezzo pagato dal Veneto e i suoi cittadini per la riconquista della libertà, e tenere viva la memoria di quei giorni che hanno scritto una delle pagine più importanti della Guerra di Liberazione e della rinascita democratica. La regione ha prodotto numerose medaglie d’oro al valor militare per l’unica Università di Padova, insignito con questa prestigiosa onorificenza.
Ottant’anni fa il 25 aprile iniziò il nostro più lungo periodo di pace
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