Il processo di ricerca di un nuovo investitore per FlexAdriatonics, sito produttivo di Trieste, ha intrapreso una fase avanzata, con Vertus, la società di consulenza incaricata, che ha orchestrato un’ampia attività di scouting. L’iniziativa, sostenuta da un intenso lavoro di contatto e selezione, ha visto Vertus interpellare 251 aziende potenzialmente interessate, generando un panorama di 9 manifestazioni di interesse preliminari. Queste manifestazioni hanno portato alla firma di 4 accordi di riservatezza, cruciali per permettere a potenziali acquirenti di accedere a informazioni dettagliate sulla situazione finanziaria, operativa e patrimoniale del sito triestino. Un ulteriore passo avanti è stato segnato da 2 visite in loco, condotte da imprese attive in settori strategici come l’energia rinnovabile, l’elettronica avanzata e la meccanica di precisione, con un focus particolare sulla meccatronica.L’obiettivo, delineato da Vertus, è quello di finalizzare una trattativa entro il mese di settembre, identificando un acquirente capace di assicurare non solo la continuità industriale del sito, ma anche la salvaguardia dell’occupazione. Questa attenzione alla stabilità del personale è stata ulteriormente sottolineata da Vertus, il quale ha escluso a priori l’interesse di fondi finanziari speculativi o di aziende che non manifestino l’intenzione di acquisire l’intero complesso produttivo. Si tratta di una posizione strategica che mira a garantire un investimento di lungo termine, orientato allo sviluppo e all’innovazione.Il sindacato USB, rappresentando i lavoratori, ha espresso con fermezza la necessità imprescindibile che qualsiasi accordo futuro includa a priori garanzie occupazionali concrete per tutti i dipendenti coinvolti. La prospettiva richiesta non è meramente una sospensione dei licenziamenti, ma una visione industriale solida e duratura, che permetta al sito di Trieste di riposizionarsi in un mercato globale in continua evoluzione. Si auspica un piano industriale che preveda investimenti in nuove tecnologie, ricerca e sviluppo, e che valorizzi le competenze e l’esperienza del personale locale.Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si è dimostrato sensibile alle preoccupazioni sindacali, garantendo la prosecuzione di un confronto costante e trasparente con le organizzazioni sindacali. Un nuovo aggiornamento del processo di verifica è previsto per il 1° luglio, indicando un impegno a monitorare attentamente l’andamento della trattativa e a intervenire, se necessario, per tutelare gli interessi dei lavoratori e dell’economia locale. La situazione richiede un approccio proattivo e collaborativo, che coinvolga tutti gli stakeholder per trovare una soluzione sostenibile e vantaggiosa per l’intero territorio. L’obiettivo ultimo è trasformare questo momento di transizione in un’opportunità di rilancio per il sito di Trieste e per l’intera filiera produttiva italiana.
Flex Adriatonics: Vertus scovata l’investitore, trattativa al via.
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