La promozione della cultura come forza unificante, capace di trascendere le barriere ideologiche e geografiche, è una necessità imperativa nel panorama contemporaneo. Questa visione, riaffermata dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli durante il festival “èStoria” a Gorizia – città, insieme a Nova Gorica, Capitale Europea della Cultura – sottolinea il ruolo cruciale dell’arte, della letteratura e del pensiero critico come strumenti di riconciliazione e comprensione reciproca.Il legame storico e culturale tra Gorizia e Nova Gorica rappresenta un caso emblematico di come la condivisione di un patrimonio immateriale possa superare divisioni politiche e sociali, generando un senso di appartenenza più ampio e inclusivo. Il festival “èStoria”, con la sua vocazione all’indagine e alla riflessione, si configura come un modello da replicare, un laboratorio di idee da diffondere per stimolare la creazione di nuove opportunità di dialogo e scambio.Non si tratta semplicemente di promuovere l’accesso a opere d’arte o alla lettura, ma di coltivare un’attitudine mentale aperta al confronto, capace di interrogare le proprie certezze e di accogliere prospettive diverse. La cultura, in questa accezione, non è un mero passatempo o un bene di lusso, ma un investimento strategico per il futuro, un motore di sviluppo sociale ed economico.Il piacere dell’intelligenza, la circolazione delle idee, la bellezza della parola scritta – tutti elementi intrinsecamente legati alla cultura – possiedono un potere trasformativo che può contribuire a disinnescare conflitti, a mitigare tensioni e a costruire ponti tra comunità in disaccordo. L’arte, in particolare, con la sua capacità di evocare emozioni, di stimolare l’immaginazione e di trascendere le barriere linguistiche, può rappresentare un linguaggio universale capace di parlare al cuore delle persone.In un’epoca segnata da polarizzazioni e incertezze, è fondamentale riscoprire il valore della cultura come strumento di dialogo, di confronto e di comprensione reciproca. Investire nella cultura significa investire nel futuro, significa costruire una società più giusta, più inclusiva e più pacifica. La sfida è quella di rendere la cultura accessibile a tutti, di promuovere la creatività e l’innovazione, di incoraggiare la partecipazione attiva dei cittadini alla vita culturale e di trasformare la cultura in un vero e proprio motore di cambiamento sociale.
Cultura, dialogo e riconciliazione: il futuro è condiviso.
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