La zona logistica semplificata è un’opportunità concreta per il nostro territorio, finalmente svincolata dalle parole e dalle promesse, grazie all’avvento di uno strumento reale che può aiutare a sburocratizzare e far crescere l’Friuli-Venezia Giulia. Questa è stata la visione del presidente di Confindustria Udine, Luigino Pozzo, esposta nel corso del convegno Zona logistica semplificata: contenuti e governance.Il territorio friulano, un crocevia europeo dove tre porti e cinque interporti si incontrano con università e centri di ricerca, offre un potenziale strategico invidiabile. La manifattura occupa il 24% del PIL regionale, con 124mila occupati e il 50% dell’export: una realtà imponente che necessita però di essere rafforzata ed attratta. “Siamo una società che invecchia”, ha lanciato un monito Pozzo, “senza attrattività per talenti e investitori non ci sarà futuro”.La zona logistica semplificata offre quindi semplificazioni burocratiche, incentivi fiscali ed infrastrutture avanzate per attrarre capitali e rafforzare la competitività. “Non è un regalo, ma una sfida da affrontare insieme: imprese, istituzioni e associazioni”, ha concluso Pozzo, rivolgendosi alla Regione con una richiesta chiara: “tempi certi e trasparenza nella governance”.Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso anche Marco Bruseschi, presidente del Cosef, che coordina oltre la metà della superficie industriale regionale. Secondo lui, la zona logistica semplificata è una “leva fondamentale per connettere logistica e industria”. Con investimenti già pianificati per oltre 71 milioni nel triennio 2025-27, il Cosef si sta impegnando a cogliere tutte le opportunità che questa zona offrirà. Ecco un quadro di riferimento per la prospettiva aperta dalla zona logistica semplificata: un’opportunità concreta che richiede l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, ma offre ricadute economiche e occupazionali significative per il Friuli-Venezia Giulia.
La zona logistica semplificata, un’opportunità da non perdere per Friuli-Venezia Giulia.
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