La revisione della governance del servizio idrico integrato nelle Marche rappresenta una sfida cruciale per garantire sostenibilità economica, equità territoriale e miglioramento della qualità del servizio stesso. L’attuale struttura, ancorata a una dimensione provinciale, si rivela inadeguata a fronte degli ingenti investimenti necessari per l’ammodernamento delle infrastrutture e per l’adeguamento ai cambiamenti climatici e alle nuove esigenze della popolazione.Come evidenziato da Moreno Clementi, Direttore Generale di Viva Servizi, il modello di governance dovrebbe evolvere verso una dimensione sovraprovinciale, idealmente regionale. Questa transizione implicherebbe non solo una riorganizzazione territoriale, ma anche un ripensamento profondo dei meccanismi tariffari. L’obiettivo primario è l’introduzione di una tariffa unica a livello regionale o sovraprovinciale, affiancata da strumenti di compensazione mirati a bilanciare le disparità economiche tra le diverse aree del territorio.L’attuale frammentazione, ereditata dalla complessa costituzione degli ambiti provinciali, ha generato disomogeneità significative nelle condizioni operative dei Comuni, rendendo difficoltoso un approccio integrato e ottimale. L’adozione di un’entità gestionale più ampia consentirebbe di sfruttare al meglio le economie di scala, ridurre i costi amministrativi e favorire un utilizzo più efficiente delle risorse.Inoltre, una governance regionale promuoverebbe una maggiore trasparenza e accountability, stimolando una competizione virtuosa tra i diversi gestori e incentivando l’adozione delle migliori pratiche in termini di performance tecnica, amministrativa e commerciale. La necessità di allinearsi agli standard più elevati a livello regionale spingerebbe i gestori a investire in innovazione, migliorare l’efficienza operativa e offrire un servizio di maggiore qualità agli utenti.La prospettiva di una tariffa unica, seppur accompagnata da meccanismi di compensazione, promuoverebbe una maggiore equità nel carico finanziario gravante sulle diverse aree del territorio, evitando che le comunità più svantaggiate o quelle con una popolazione in diminuzione si trovino ad affrontare oneri eccessivi. Allo stesso tempo, incentivando l’efficienza e la trasparenza, si creerebbe un ambiente favorevole agli investimenti, essenziali per affrontare le sfide future e garantire la sostenibilità del servizio idrico integrato nelle Marche. L’evoluzione verso un modello di governance più ampio e integrato rappresenta quindi un passo imprescindibile per modernizzare il servizio e rispondere in modo efficace alle esigenze di un territorio in continua trasformazione.
Governance idrica Marche: verso un modello regionale e più equo.
Pubblicato il
