La Vis Pesaro 1898 ha preso una decisione drastica in seguito alla trasmissione di ‘Le Iene’, che ha messo a nudo presunti comportamenti non leciti nel tesseramento di alcuni calciatori. La società sportiva, impegnata nelle fasi finali dei play off della Serie C, ha sospeso il suo direttore sportivo Michele Menga e ha ordinato accertamenti per valutare l’eventuale coinvolgimento di quest’ultimo nelle vicende descritte dall’ex calciatore Salvatore Bagni. La società si riserva di tutelare la propria immagine e reputazione, evitando ulteriori strumentalizzazioni.Secondo le dichiarazioni dello stesso Menga al servizio di ‘Le Iene’, il suo potere contrattuale sarebbe così grande che nessun club oserebbe contrariarlo. Bagni sostiene infatti che tutti i club, compresa la Vis Pesaro, sono a lui debitore e che le scelte dei calciatori dipendono dalle loro connessioni con il mondo dello scouting. I favorevoli rapporti tra i club e gli operatori sarebbero una sorta di sistema consolidato.Il dirigente sportivo della Vis Pesaro ha ammesso di non nascondere nulla al suo club, essendo tutto noto anche alle società stesse. Ciò suggerisce che ci potrebbero essere complicità all’interno delle società. Il messaggio è chiaro: il sistema del calcio italiano potrebbe essere più influenzato dalle connessioni e dai favori piuttosto che dal merito dei calciatori.La Vis Pesaro 1898 ha pubblicamente smentito le accuse, affermando di non avere alcun coinvolgimento nelle vicende riportate. La società si aspetta che le autorità competenti indaghino e facciano luce su queste presunte irregolarità.Il destino della Vis Pesaro 1898 dipenderà dalle future azioni delle autorità sportive e dai risultati degli accertamenti sulla partecipazione di Menga alle vicende di Bagni.
Sospeso il direttore sportivo, la Vis Pesaro indaga presunte truffe al tesseramento.
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