06 marzo 2024 – 18:46
Il trasferimento di PagoPA sotto il controllo del Poligrafico e di Poste Italiane, deciso dal governo nel Consiglio dei Ministri del 26 febbraio, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla concorrenza con le banche e gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Daniele Manca, capogruppo del Partito Democratico nella commissione Bilancio del Senato, ha espresso queste preoccupazioni in un’interrogazione indirizzata ai ministri dell’Economia Giorgetti e per gli Affari Europei Fitto.L’operazione fa parte delle privatizzazioni pianificate dal governo per recuperare 20 miliardi di euro nel triennio 2024-2026. Tuttavia, ha suscitato proteste da parte di numerosi istituti di credito che denunciano una presunta violazione delle norme sulla concorrenza. Manca, sostenuto dall’intero Pd, chiede ai ministri se la cessione delle azioni di PagoPA sia in contrasto con gli obiettivi del PNRR e con gli interessi della Pubblica Amministrazione in termini di digitalizzazione. Inoltre, si domanda se questa cessione possa comportare un disimpegno pubblico sul fronte dello sviluppo, della semplificazione e della sicurezza dei servizi di pagamento digitali.Attualmente, PagoPA è interamente controllata dallo Stato attraverso il ministero dell’Economia ed è vigilata dal presidente del Consiglio tramite il ministro delegato. La società gestisce la piattaforma digitale per i pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione al fine di semplificare i servizi offerti dagli enti pubblici e garantire la massima sicurezza nelle transazioni.La crescita esponenziale registrata da PagoPA dal 2016 ad oggi ha sollevato interrogativi sulle motivazioni che hanno spinto il governo a trasferire le quote della società al Poligrafico e a Poste Italiane. Alcuni osservatori temono che questo passaggio possa conferire a Poste una posizione dominante nelle transazioni elettroniche, potenzialmente violando le leggi antitrust senza necessità di ricorsi giudiziari diretti.
