Il voto di Sulmona ha sancito un chiaro indirizzo politico, con l’elezione al primo turno di Luca Tirabassi, sostenuto dal centrodestra, che ha conquistato una solida maggioranza con il 55,47% dei voti validi (6.948 preferenze). Il risultato, che segna una netta discontinuità rispetto alle precedenti amministrazioni, riflette una volontà di cambiamento espressa dalla cittadinanza. Angelo Figorilli, esponente del centrosinistra, si è attestato a 3.935 voti (31,41%), mentre Catia Puglielli, del polo civico riformista, ha raccolto 923 voti (7,37%), seguita da Nicola Di Ianni di Metamorfosi con 720 voti (5,75%).L’affermazione di Tirabassi non solo si traduce in un mandato conferito con un ampio consenso, ma apre anche la prospettiva di una governance comunale caratterizzata da stabilità e coerenza programmatica. L’annuncio del sindaco eletto di formare la Giunta entro dieci giorni sottolinea l’intenzione di avviare rapidamente il processo decisionale e dare attuazione al programma elettorale.La composizione del consiglio comunale, determinata dall’applicazione del metodo D’Hondt e soggetta allo sbarramento del 3%, riflette l’esito del voto e definisce le dinamiche di potere nell’organo di rappresentanza cittadina. La forza della maggioranza, composta da Fratelli d’Italia (4 seggi), Noi Moderati (3 seggi), Sulmona al Centro (2 seggi) e Forza Italia (2 seggi), assicura una solida base di sostegno alle politiche dell’amministrazione Tirabassi. La presenza di una minoranza, articolata su cinque seggi, con rappresentanti del candidato sindaco Figorilli, del Partito Democratico, di Sulmona Città Futura e di SBIC Sulmona Bene in Comune, garantisce un ruolo di controllo e di proposta alternativa, contribuendo al dibattito politico e alla vitalità democratica del comune. L’analisi della distribuzione dei seggi, attraverso il metodo D’Hondt, evidenzia inoltre la complessità del sistema elettorale e la sua capacità di tradurre le preferenze individuali in una rappresentanza collegiale, pur mantenendo un equilibrio tra le diverse forze politiche in campo. Il risultato elettorale segna quindi un punto di partenza per una nuova fase amministrativa, che dovrà affrontare le sfide del territorio con un approccio pragmatico e orientato al bene comune, tenendo conto delle istanze provenienti da tutte le componenti sociali e politiche.