Il Premio Nazionale Giuseppe Prisco, giunto alla ventesima edizione, celebra i valori fondamentali che animano il mondo del calcio: lealtà, correttezza, sportività e un’innegabile dose di simpatia. Un riconoscimento che, da vent’anni, guarda oltre i risultati sportivi, per cogliere l’essenza umana che si cela dietro ogni partita, ogni allenamento, ogni gesto atletico. Quest’anno, la competizione per la terna degli Allenatori vede contrapporsi tre figure di spicco: Antonio Conte, anima grintosa e leader carismatico; Cesc Fàbregas, maestro di eleganza e visione di gioco; e Vincenzo Italiano, interprete di un calcio propositivo e appassionante. La scelta dei candidati è il frutto di un’attenta disamina da parte di una giuria prestigiosa, riunita nella suggestiva cornice dell’azienda agricola Ciccio Zaccagnini a Bolognano (Pescara), luogo caro alla memoria di Giuseppe Prisco, figura emblematica del panorama calcistico italiano e storico vicepresidente dell’Inter. La giuria, presieduta da Italo Cucci e composta da nomi autorevoli del giornalismo sportivo – Ivan Zazzaroni, Marco Civoli, Franco Zappacosta, Ilaria D’Amico – arricchita dalla presenza di Giancarlo Abete, ex presidente della Figc e attuale presidente della Lega Nazionale Dilettanti, e Marcello Zaccagnini, testimonia l’importanza del premio come punto di riferimento per l’etica e la cultura sportiva.Oltre alla terna degli allenatori, la giuria ha selezionato i finalisti nelle categorie Calciatori (Francesco Acerbi, Scott McTominay, Kenan Yildiz), Dirigenti (Joe Saputo, Veronica Squinzi, Rocco Commisso), riconoscendo figure che, con il loro operato, incarnano i principi di correttezza e sportività. Parallelamente, la giuria ha designato i finalisti della XVIII edizione del Premio Speciale di Giornalismo Nando Martellini, un tributo al collega scomparso nel 2004 e anch’egli membro della giuria del “Prisco”. I candidati di quest’anno – Francesco Repice, Fabio Caressa, Carlo Genta – rappresentano l’eccellenza del giornalismo sportivo italiano, capace di raccontare il calcio con competenza, passione e profonda umanità.L’attesa per la proclamazione dei vincitori, che si concretizzerà nelle prossime settimane, culminerà in una solenne cerimonia il 22 settembre 2025, nel cuore del Teatro Marrucino di Chieti. In quell’occasione, i premiati riceveranno un’opera d’arte esclusiva, realizzata dal celebre artista Mimmo Paladino, pittore, scultore e incisore di fama internazionale, un ulteriore sigillo di valore e riconoscimento per coloro che si distinguono per l’integrità e lo spirito sportivo. Il Premio Prisco, e il premio Martellini che lo accompagna, rappresentano un patrimonio culturale e un monito costante per un calcio sempre più consapevole dei propri valori.
Premio Prisco: Celebrazione di Sportività, Etica e Umanità nel Calcio.
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