L’estensione dei tempi per l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) fino al 30 agosto rappresenta un segnale incoraggiante, benché il quadro generale continui a delinearsi in linea con le proiezioni temporali e di spesa previste. Questa valutazione positiva è stata espressa dall’assessore Luciano Caveri, figura chiave nella delegazione italiana presso il Comitato Europeo delle Regioni, durante un impegnativo ciclo di incontri a Roma. L’agenda ha compreso una sessione alla Commissione Politiche dell’Unione Europea presso la Camera dei Deputati, e un confronto diretto con il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Tommaso Foti. Quest’ultimo ha dimostrato un vivo interesse per le osservazioni presentate dalla delegazione regionale, in particolare per quanto concerne il delicato equilibrio tra la revisione a metà mandato dei fondi strutturali e di coesione, e la necessità imminente di una riprogrammazione strategica. Il Ministro Foti ha manifestato la propria disponibilità a costituire un tavolo di lavoro dedicato a questo tema, segnale di una volontà di dialogo e di collaborazione costruttiva.L’assessore Caveri ha sottolineato con fermezza l’importanza cruciale di preservare l’autonomia decisionale delle Regioni in materia di politica regionale europea. Un principio fondamentale, volto a contrastare ogni tentativo di centralizzazione a livello nazionale, o, ancor peggio, di creazione di strutture macroregionali che ne snaturerebbero il carattere intrinsecamente territoriale e differenziato. La politica di coesione europea, per sua natura, deve rispondere alle esigenze specifiche dei territori, e solo le Regioni, con la loro conoscenza approfondita delle dinamiche locali, possono garantire una sua efficace attuazione.L’attenzione, inoltre, si è focalizzata sulla stabilizzazione del personale dedicato al PNRR a livello regionale, una questione che sta già interessando i Ministeri. Garantire una continuità nel capitale umano impiegato nell’attuazione del Piano è essenziale per massimizzare l’efficacia degli investimenti comunitari e per evitare una dispersione di competenze preziose. La creazione di percorsi di stabilizzazione, coerenti con le esigenze delle Regioni, si configura come un tassello fondamentale per il successo complessivo del PNRR e per la capacità del sistema Italia di assorbire e valorizzare i fondi europei. Il tema verrà ripreso a breve, con l’obiettivo di definire soluzioni concrete e condivise.
PNRR: Caveri (Regioni) e Foti al dialogo per un’attuazione efficace
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