La ricerca di Anna Conci, 74enne di Madrano, si è ripresa all’alba dopo una sospensione notturna, segnando l’inizio della seconda giornata di un’operazione complessa e delicata. La donna, scomparsa da martedì, desti preoccupazione per il possibile stato confusionale che potrebbe averla colta, rendendo più arduo il compito di rintracciarla in un territorio impervio come quello trentino.L’ultima volta che Anna è stata vista con certezza risale a martedì mattina, nei pressi del Bar Alpino di Segonzano, un luogo che frequenta abitualmente per incontrare amici e conoscenti. La sua auto è stata ritrovata martedì sera, alle 21:30 circa, nel parcheggio del cimitero di Segonzano, suggerendo un allontanamento a piedi nel primo pomeriggio. Questo dettaglio cruciale ha indirizzato le prime ricerche, ora focalizzate sull’analisi del percorso che la donna potrebbe aver intrapreso dopo aver lasciato il veicolo.Le operazioni di ricerca, coordinate con precisione dalle forze dell’ordine, hanno visto nuovi sviluppi mercoledì sera. Due squadre di Unità Cinofile Molecolari (UCAM), specializzate nel fiuto di persone scomparse, hanno esteso la ricerca verso Bedollo e Quaras, sempre in direzione di quell’area geografica. La scelta di queste località non è casuale: si tratta di zone caratterizzate da una morfologia complessa, con sentieri poco battuti e aree boschive, dove una persona disorientata potrebbe facilmente smarrirsi.La mattina seguente, l’area di ricerca è stata concentrata su Bedollo, un centro abitato situato in una valle laterale. Mentre le squadre a terra scandagliano il territorio, si stanno valutando altre aree di possibile interesse per il pomeriggio, prevedendo un controllo accurato anche delle zone già perlustrate, in modo da non tralasciare nessuna pista.L’impegno profuso nella ricerca è notevole e coinvolge una vasta rete di risorse umane e specialistiche. Oltre ai Vigili del Fuoco, alla Guardia di Finanza e alla Polizia di Stato, numerose Stazioni del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, tra cui Paganella-Avisio, Levico, Pergine, Rotaliana-Bassa Val di Non, Trento-Monte Bondone e Val di Fiemme, sono attivamente impiegate nelle operazioni di ricerca via terra. Il Gruppo Ricerca e le Unità Cinofile, potenziate dall’intervento di Unità Cinofile Molecolari provenienti da altre regioni, costituiscono un elemento fondamentale per il successo dell’operazione.L’evoluzione delle condizioni meteorologiche, la natura impervia del territorio e la potenziale condizione di disorientamento della donna rendono l’operazione particolarmente impegnativa, richiedendo un approccio metodico, la massima collaborazione tra le diverse squadre e l’utilizzo di tutte le risorse disponibili per portare Anna Conci a casa.
Ricerca Anna Conci: nuova giornata in Trentino, squadre al lavoro
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