Nel cuore dell’Umbria, a Ponte Rio di Perugia, Gesenu ha aperto le porte del suo polo impiantistico in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, offrendo una profonda immersione nel complesso e vitale ecosistema della gestione dei rifiuti. Questa quarta tappa della campagna “Impianti Aperti On the Road”, promossa da Assaombiente, non è stata semplicemente una visita, ma un’occasione di riflessione e dialogo cruciale per il futuro della sostenibilità.L’esperienza ha compreso una dettagliata visita guidata, curata dal responsabile business unit ompianti Gesenu Spa, Alessio Lutazi, che ha svelato le sofisticate operazioni di trattamento. Le aree visitate hanno messo in luce un approccio integrato e tecnologicamente avanzato, che va ben oltre la semplice raccolta differenziata. L’impianto di selezione meccanica, con una capacità di gestire fino a 188.000 tonnellate annue di rifiuti urbani indifferenziati e speciali non pericolosi, rappresenta un punto nevralgico per l’estrazione di materiali riciclabili. Accanto a questo, l’impianto di recupero delle plastiche, suddiviso in frazioni specifiche per ottimizzare il processo, testimonia l’attenzione alla diversificazione dei flussi di materiale. Infine, l’area dedicata al trattamento dei rifiuti organici, capace di processare un volume impressionante di 25.000 metri cubi all’ora, evidenzia l’impegno nella valorizzazione di questa componente essenziale del flusso dei rifiuti.Ma l’evento non si è limitato all’aspetto tecnico. Un approfondito confronto, ospitato presso il Centro italiano di studi superiori per la formazione e l’aggiornamento in giornalismo radiotelevisivo di Ponte Felcino, ha coinvolto istituzioni, esperti e rappresentanti del settore, creando un tavolo di discussione focalizzato sulle sfide e le opportunità legate alla gestione sostenibile dei rifiuti. Figure di spicco come Maria Concetta Mattei, direttrice della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo, Luciana Piccioni, consigliera delegata Gesenu, e Thomas De Luca, assessore all’ambiente della Regione Umbria, hanno partecipato attivamente, insieme a rappresentanti di ARPA Umbria, Assaombiente, Gesenu e AURI Umbria.Elisabetta Perrotta, direttore di Assaombiente, ha sottolineato con forza come gli impianti di gestione dei rifiuti siano la pietra angolare di un’economia circolare autentica, capace di ridurre la pressione sulle risorse naturali e minimizzare i consumi energetici. Il riciclo non è solo una questione ambientale, ma anche un imperativo economico, poiché permette di preservare le risorse primarie e ridurre i costi di produzione.L’annuncio del direttore operativo Gesenu, Massimo Pera, ha aggiunto un ulteriore tassello di innovazione: la costruzione di un impianto all’avanguardia per il trattamento e il recupero dei prodotti assorbenti per la persona, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questo impianto, con una capacità di 5.000 tonnellate all’anno, darà nuova vita a materiali come cellulosa, plastica e polimeri super-assorbenti, riducendo drasticamente i conferimenti in discarica e creando materie prime seconde di elevata qualità per nuovi cicli produttivi. Il processo, che comprenderà sterilizzazione, essiccamento, separazione e trasformazione, rappresenta un esempio concreto di come l’ingegno umano possa trasformare un rifiuto in una risorsa.La giornata ha evidenziato un cambio di paradigma: non più un semplice smaltimento, ma una gestione attiva e intelligente dei rifiuti, volta a preservare l’ambiente, a promuovere l’innovazione e a costruire un futuro più sostenibile per tutti.