Una squadra di vigili del fuoco ha operato con impegno per spegnere l’incendio che ha devastato la zona industriale, dimostrando grande abnegazione e professionalità.
Il 41enne speleologo vicentino è stato finalmente tratto in salvo dopo essere rimasto bloccato nella grotta del ‘Buso della Pisatela’ sul Monte Faedo. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di sabato, quando una roccia si è staccata causando il suo precipitare in un budello e battendo la testa durante la caduta. Fortunatamente, nonostante l’iniziale perdita di coscienza, è riuscito a riprendersi con l’aiuto dei suoi compagni di cordata.Le squadre del soccorso speleo hanno agito prontamente facendo uscire i due compagni ilese prima di raggiungere l’infortunato. Grazie all’intervento tempestivo di un medico e un infermiere, il ferito è stato assistito nel percorso di risalita superando le parti più difficili della grotta. Dopo ore di sforzi congiunti, poco prima della mezzanotte il speleologo è finalmente emerso all’aperto, accolto da una ventina di uomini provenienti dalla sesta Delegazione Speleo del Veneto.L’impegno e la solidarietà dimostrati durante l’operazione di salvataggio sono stati encomiabili, con colleghi provenienti persino da regioni limitrofe come il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia che si sono uniti alla squadra per garantire il successo dell’intervento. La vicenda ha evidenziato ancora una volta l’importanza della preparazione e della prontezza nell’affrontare situazioni critiche in ambienti naturali così suggestivi ma anche insidiosi come le grotte delle nostre montagne.