sabato, 7 Giugno 2025
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Umbria, Usr: Interrogazione e Dubbi sulla Riorganizzazione

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Riorganizzazione dell’Ufficio Speciale Ricostruzione Umbria: Interrogazione e Questioni di LegittimitàUn acceso dibattito si è sviluppato nell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, innescato da un’interrogazione del consigliere regionale Enrico Melasecche (Lega) riguardante la riorganizzazione dell’Ufficio Speciale Ricostruzione (Usr) post-sisma. Al centro della discussione, l’ampliamento delle posizioni dirigenziali attraverso “comandi” provenienti dal Comune di Assisi, sollevando dubbi sulla legittimità della procedura e potenziali danni erariali.L’interrogazione di Melasecche ha approfondito le motivazioni alla base della nuova struttura organizzativa, chiedendo chiarimenti specifici: quali criteri tecnici e funzionali abbiano guidato la decisione di creare tre posizioni dirigenziali anziché una sola, e perché la gestione e il coordinamento dell’Ufficio Regionale per la Ricostruzione, precedentemente in capo alla Direzione Governo del Territorio, siano stati trasferiti. Un punto cruciale è stato il mancato rispetto delle normative vigenti, che impongono procedure di evidenza pubblica per l’assegnazione di incarichi, preferendo invece il “comando” dal Comune di Assisi. Melasecche ha inoltre espresso preoccupazione per l’aumento dei costi complessivi della nuova struttura e per la possibile creazione di ulteriori posizioni a supporto, in contrasto con l’impegno pubblico della Presidente Proietti verso la razionalizzazione della spesa pubblica e l’efficienza amministrativa.La Presidente della Regione, Stefania Proietti, ha difeso la riorganizzazione come necessaria per affrontare le complesse esigenze della ricostruzione post-sisma, sostenendo che la Legge Finanziaria ha stanziato 90 milioni di euro per il 2025-26 e che persistono criticità nella ricostruzione pubblica e nei centri storici. Ha inoltre sottolineato l’invarianza del personale già assegnato e degli incarichi di elevata qualificazione, garantendo continuità di azione e rispetto delle professionalità. In merito al “comando” dal Comune di Assisi, Proietti ha spiegato che tale istituto è previsto dalla legge speciale sisma e che gli atti gestionali sono stati adottati in accordo tra le amministrazioni interessate. L’incremento di spesa, stimato in 40.000 euro per il 2025, è stato giustificato con risorse integrative già verificate e assegnate. La riorganizzazione, secondo la Presidente, ha contribuito a definire con maggiore chiarezza le competenze previste dalla legge e dalla convenzione istitutiva sottoscritta tra Regione e Comuni associati nel 2016.La risposta della Presidente non ha convinto il consigliere Melasecche, che ha definito la sua argomentazione “non convincente”, sottolineando che la struttura precedente funzionava efficacemente. Ha inoltre sollevato interrogativi sul rapporto tra la Presidente e il Comune di Assisi, di cui era sindaco, suggerendo possibili conflitti di interesse. Melasecche ha concluso sostenendo che il coordinamento avrebbe potuto essere affidato a una figura già esistente all’interno dell’amministrazione regionale, evitando così l’adozione di una soluzione percepita come ridondante e potenzialmente illegittima.Il dibattito ha evidenziato una profonda divergenza di opinioni sulla gestione della ricostruzione post-sisma, con il consigliere Melasecche che ha espresso forti dubbi sulla trasparenza e sulla legittimità delle procedure adottate e la Presidente Proietti che ha cercato di giustificare le scelte compiute in nome della necessità di rispondere alle complesse sfide poste dal sisma. La questione, ora, rischia di aprire un’indagine più approfondita sulla riorganizzazione dell’Usr e sulla correttezza delle procedure adottate.

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