La recente campagna di screening della Xylella fastidiosa, che ha interessato un’area di 2,5 chilometri a Minervino Murge (Bat), ha restituito risultati rassicuranti: tutti gli oltre 8.000 campioni prelevati sono risultati negativi alla presenza del batterio. L’annuncio, formulato dal dirigente dell’Osservatorio fitosanitario regionale, Salvatore Infantino, durante l’audizione alla quarta Commissione del Consiglio regionale pugliese, su richiesta della consigliera Grazia Di Bari (M5s), sottolinea un passo avanti nella gestione di un’emergenza che ha profondamente segnato il settore agricolo pugliese.L’evento si inserisce in un contesto più ampio, caratterizzato dalla complessità della Xylella fastidiosa, un patogeno fitopatogeno con un impatto devastante su diverse specie arboree, in particolare ulivi. La presenza nel territorio regionale non è monolitica: Infantino ha dettagliato la coesistenza di tre sottospecie distinte. La *pauca*, tristemente nota per la sua azione distruttiva nel Salento, rappresenta una ferita ancora aperta nel paesaggio e nell’economia locale. La *fastidiosa fastidiosa*, individuata a Triggiano, e la *multiplex*, rinvenuta nella zona di Santeramo, aggiungono ulteriori livelli di complessità alla situazione epidemiologica, richiedendo un approccio di sorveglianza differenziato e mirato.L’albero positivo a Minervino, isolato e eradicato insieme a tutte le piante circostanti entro un raggio di 50 metri, in conformità con il Regolamento europeo, solleva interrogativi che la comunità scientifica si impegna a chiarire. Nonostante l’assenza di una spiegazione immediata per la comparsa di questo caso isolato, la tempestività dell’intervento e la sua aderenza ai protocolli sanitari contribuiscono a mitigare il rischio di un’ulteriore diffusione.L’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, ha interpretato il risultato negativo come una conferma dell’efficacia e della serietà delle attività di monitoraggio in corso, sottolineando un aspetto cruciale: la responsabilità individuale e collettiva nella cura del territorio. La pulizia dei terreni, sia da parte dei privati che degli enti pubblici, si configura come un elemento imprescindibile per prevenire la ricomparsa del patogeno e per garantire la salute degli agroecosistemi.La speranza di una rapida dichiarazione di zona indenne, come già avvenuto lo scorso anno per Canosa, testimonia l’impegno congiunto delle istituzioni e della comunità scientifica nel superare le difficoltà e nel ripristinare la fiducia nel settore agricolo pugliese, un settore vitale per l’identità e l’economia della regione. La vigilanza e l’adozione di pratiche agricole sostenibili rimangono, tuttavia, il pilastro fondamentale per affrontare la sfida della Xylella fastidiosa e per preservare il patrimonio arboreo della Puglia.
Screening Xylella: esiti negativi a Minervino, ma la vigilanza resta cruciale.
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