lunedì 28 Luglio 2025
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Robot in sala operatoria: nuova era per l’ortopedia astigiana

L’avanguardia della chirurgia ortopedica fa il suo ingresso nel reparto di Ortopedia dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti, segnando una tappa significativa nell’innovazione sanitaria locale.
Un team guidato dal dottor Federico Dettoni, recentemente assunto dall’ASL Astigiana, ha eseguito con successo il primo intervento chirurgico assistito da robot, applicando una protesi monocompartimentale al ginocchio di un paziente di sessant’anni.
Questa procedura non è solo un debutto tecnologico, ma rappresenta una trasformazione del paradigma chirurgico, orientata verso una maggiore precisione, minimizzazione dell’invasività e ottimizzazione dei risultati per il paziente.
La tecnologia impiegata si fonda su un sofisticato sistema di acquisizione e ricostruzione tridimensionale in tempo reale dell’articolazione del ginocchio.

Questo permette al chirurgo, affiancato dal manipolo robotico, di operare con una accuratezza millimetrica, garantendo il posizionamento perfetto della protesi e riducendo al minimo le variabili intrinseche alla sola abilità manuale.
Il robot, frutto di un accordo strategico con la Direzione ASL, è destinato a intervenire nei casi chirurgici più complessi e delicati, offrendo una soluzione avanzata per problematiche articolari che richiedono una precisione superiore.
Il successo dell’intervento è legato anche alla scelta di una protesi monocompartimentale, una tecnica chirurgica che consente di sostituire solo la parte danneggiata del ginocchio (in questo caso, la compartimento mediale).

Questo approccio mirato favorisce un recupero più rapido, preserva la biomeccanica naturale dell’articolazione e minimizza l’impatto sulla funzionalità del ginocchio, promuovendo un ritorno alle attività quotidiane più agevole per il paziente.
L’impegno del reparto di Ortopedia non si limita all’introduzione della robotica.

Il team, guidato dal dottor Dettoni, sta ridefinendo l’approccio alla chirurgia protesica nel suo complesso.
Un esempio emblematico è l’adozione della via di accesso anteriore per la protesi d’anca, una tecnica che evita il taglio di tendini e muscoli, rispetto all’accesso posteriore, dove l’intervento è più invasivo.

Questa scelta si traduce in un recupero post-operatorio più rapido e una riduzione significativa del rischio di lussazione della protesi.

Per accelerare ulteriormente il percorso di guarigione, il reparto ha implementato il protocollo “Rapid Recovery”, che prevede la dimissione del paziente entro cinque giorni dall’intervento.

Questa dimissione può avvenire direttamente a casa o, in alternativa, presso il reparto di Riabilitazione dell’Ospedale Massaia, dove una squadra multidisciplinare di fisioterapisti e fisiatri, guidati dalla dottoressa Giovanna Lombardi, avvia un programma personalizzato di riabilitazione funzionale, volto a ottimizzare il recupero della mobilità e della forza muscolare.

L’integrazione tra chirurgia, tecnologia avanzata e riabilitazione intensiva rappresenta un modello di cura innovativo, orientato a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie ortopediche.

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