Un’analisi approfondita del consenso popolare nelle Marche rivela un quadro politico inequivocabile, che contrasta con le recenti contestazioni sollevate dal Partito Democratico. Il sondaggio Swg, posizionando il Presidente Francesco Acquaroli all’undicesimo posto nella classifica dei governatori italiani per gradimento, ha innescato una reazione veemente da parte dell’opposizione, un’offesa che, a detta del Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, Andrea Putzu, maschera una realtà ben più ampia: una discontinuità profonda e positiva nel rapporto tra la governance regionale e i cittadini marchigiani.La narrazione del PD, volta a minimizzare il consenso verso l’attuale amministrazione, ignora un dato imprescindibile: nei cinque anni di governo Acquaroli, il livello di approvazione ha costantemente superato quello registrato durante gli anni dell’amministrazione guidata dal centrosinistra. Questo divario, particolarmente evidente nel confronto con l’ultimo anno della Giunta Ceriscioli, si traduce in un aumento di ben il 13% nel gradimento popolare. Un dato che trascende le mere cifre, offrendo una fotografia del cambiamento percepito e apprezzato dalla comunità marchigiana.Questo miglioramento non è frutto del caso, ma il risultato di una politica pragmatica e radicata nel territorio. L’amministrazione Acquaroli ha dimostrato una capacità di affrontare le sfide regionali con concretezza, valorizzando le risorse locali e promuovendo iniziative che hanno generato benefici tangibili per i cittadini. L’attenzione è stata rivolta a settori cruciali come l’economia, le infrastrutture, il turismo e la sanità, aree che avevano subito anni di immobilismo e sottosviluppo sotto la precedente amministrazione, lasciando le Marche in una posizione marginale nel contesto nazionale.Il dato del sondaggio, che conferma una crescita del consenso e una posizione di tutto rispetto nella classifica nazionale, smentisce le accuse infondate di una presunta ultima posizione. Questo successo, lungi dall’essere un elemento di orgoglio personale per il Presidente Acquaroli, rappresenta un riconoscimento del lavoro svolto e della fiducia riposta dai marchigiani in una visione politica alternativa.La retorica del “cambiamento” invocata dal Partito Democratico appare quindi anacronistica e forzata. I cittadini marchigiani hanno già espresso chiaramente la loro scelta nel 2020, votando a favore di un nuovo corso politico, un percorso che non intendono abbandonare a favore di soluzioni già ampiamente scartate in passato. La crescita delle Marche è un dato di fatto, visibile a tutti e testimoniata da risultati concreti. L’amministrazione si impegna a proseguire su questa strada, rafforzando il dialogo con i cittadini e continuando a lavorare per il bene comune, lasciando che siano i risultati a parlare per sé.
Marche: Acquaroli resiste, consenso popolare sfida il PD
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