Il panorama religioso brasiliano, storicamente dominato dalla fede cattolica, sta attraversando una trasformazione demografica profonda e accelerata, come documentato dal Censimento 2022 dell’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE). I dati rivelano un declino significativo dell’affiliazione cattolica, portando la percentuale di brasiliani che si dichiarano cattolici al suo minimo storico dal lontano 1872, anno in cui furono avviate le prime rilevazioni sistematiche sulla religione nel Paese.Questo calo, apparentemente lineare, si colloca in un contesto di mutamenti sociali ed economici complessi che hanno rimodellato l’identità religiosa dei brasiliani. Mentre nel 1872 la stragrande maggioranza della popolazione – ben il 99,7% – si identificava con la fede cattolica, nel 2022 questa percentuale è scesa a un poco più del 56,7%. Questo dato non va interpretato isolatamente, ma come sintomo di una più ampia frammentazione religiosa.Contemporaneamente a questo ridimensionamento cattolico, si assiste a un’espansione esponenziale dell’evangelismo pentecostale e carismatico. La crescita di questa corrente religiosa, che ha radici nel movimento di risveglio spirituale del XX secolo, è stata tale da portare l’evangelismo a raggiungere il suo picco storico. Tra il 2010 e il 2022, l’affiliazione evangelica è aumentata di un notevole 5,2 punti percentuali, passando dal 21,6% al 26,9% della popolazione. Questa crescita non è casuale, ma riflette una combinazione di fattori tra cui l’appeal delle prediche carismatiche, l’offerta di sostegno sociale nelle comunità religiose e una maggiore accessibilità mediatica.L’analisi dettagliata del Censimento 2022 dell’IBGE suggerisce anche una crescente diversificazione religiosa in Brasile, con un aumento delle persone che si dichiarano “senza religione” (un fenomeno in crescita a livello globale) e un aumento, seppur più contenuto, delle religioni di origine africana. La transizione demografica in atto solleva interrogativi fondamentali sul futuro del cattolicesimo in Brasile e sulle dinamiche sociali e politiche che ne conseguono. Il Brasile, un tempo baluardo del cattolicesimo latinoamericano, si presenta ora come un laboratorio per comprendere le sfide e le opportunità che derivano da una crescente pluralità religiosa. La comprensione di questi cambiamenti è cruciale per analizzare le implicazioni per la coesione sociale, l’identità nazionale e il ruolo della religione nella vita pubblica brasiliana.