Un percorso di crescita inclusiva: il PCTO all’Istituto Amedeo d’Aosta apre le porte al futuroL’Istituto Amedeo d’Aosta de L’Aquila ha lanciato la seconda edizione del Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) inclusivo, un’iniziativa pilota che ambisce a ridefinire il concetto di formazione professionale per sette studenti con esigenze specifiche. Grazie al sostegno della Fondazione Micron, e alla lungimiranza di Manuela Seminara, il progetto si configura come un ponte tra il mondo scolastico e il tessuto produttivo locale, focalizzandosi sull’autonomia, l’inclusione e lo sviluppo di competenze spendibili nel mondo del lavoro.L’esperienza formativa ha visto gli studenti accolti in due realtà imprenditoriali significative per il territorio: la Confederazione Nazionale dell’Artigianato (CNA) de L’Aquila e la Gran Sasso Acqua Spa. Questo binomio non è casuale, ma riflette l’importanza di creare sinergie tra istituzioni formative, imprese e comunità, per offrire un’esperienza di apprendimento autentica e personalizzata.Ivo Pagliari, presidente di Gran Sasso Acqua, ha sottolineato come l’iniziativa rappresenti un arricchimento reciproco, evidenziando la necessità di investire in percorsi di formazione che vadano oltre i confini della classe, creando opportunità concrete di crescita professionale. Un’occasione unica, anche per il ristorante di proprietà di Giorgio Carissimi, presidente CNA, dove uno degli studenti ha potuto inserirsi attivamente nello staff di cucina, acquisendo competenze pratiche e sviluppando un senso di responsabilità.Nonostante il successo e il potenziale del progetto, Giorgio Carissimi ha espresso le difficoltà intrinseche nel promuovere percorsi professionali dedicati alle persone con disabilità, sottolineando la carenza di una normativa specifica e la complessità dei vincoli burocratici. Una problematica cruciale che richiede un’attenzione politica e sociale maggiore per garantire l’effettiva implementazione di iniziative inclusive.Serena Castellani, referente per l’inclusione dell’Istituto, ha espresso l’ambizione di estendere il modello a ulteriori scuole cittadine, aprendo la strada a una diffusione capillare di percorsi formativi personalizzati. La collaborazione con Autismo Abruzzo Onlus, rappresentata da Giovanni Cappelli e Dario Verzulli, ha confermato l’importanza di creare una rete di supporto che coinvolga scuole, imprese e associazioni, per massimizzare l’impatto del progetto.Dario Verzulli, con acume e sensibilità, ha evidenziato come l’esperienza PCTO rappresenti una risposta concreta alla domanda cruciale che i ragazzi con disabilità si pongono: “Cosa farò da grande?”. L’uscita dal “mondo ovattato” della scuola e le potenziali difficoltà che possono sorgere all’interno del nucleo familiare richiedono un supporto mirato e la creazione di opportunità di crescita professionale. Iniziative come questa non si limitano a fornire competenze tecniche, ma offrono un’ancora di speranza e un percorso verso l’autonomia, preparando gli studenti ad affrontare le sfide del futuro con fiducia e determinazione. Il PCTO inclusivo si configura quindi come un investimento nel capitale umano, un passo avanti verso una società più equa e inclusiva.