Nell’ambito di una complessa operazione di contrasto al traffico illecito di beni culturali, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine hanno restituito all’Ambasciata dell’Ecuador in Italia un prezioso sigillo in terracotta, una *pintadera*, risalente a un arco temporale compreso tra il IV secolo a.C. e il XVI secolo d.C. Il ritrovamento e la conseguente restituzione rappresentano un esempio significativo della collaborazione internazionale volta alla salvaguardia del patrimonio culturale.La *pintadera*, un piccolo oggetto di dimensioni modeste ma di notevole importanza storica e artistica, era stato individuato grazie a un’attività investigativa avviata a gennaio 2024. Il monitoraggio mirato dei circuiti di compravendita online, un’attività cruciale per arginare la vendita illegale di reperti archeologici, ha consentito di rintracciare il manufatto nella residenza di un privato cittadino residente a Pordenone.L’oggetto, caratterizzato da una forma cilindrica e ornato da un’incisione zoomorfa raffigurante un felino – un’immagine probabilmente carica di significato simbolico per le culture precolombiane – fungeva da sorta di timbro primitivo. Intinto in pigmenti ottenuti da fonti vegetali, veniva applicato su oggetti in terracotta per marcare o decorare, testimoniando tecniche e usi quotidiani di epoche passate. La *pintadera* non è solo un oggetto fisico, ma una finestra aperta sulle pratiche artistiche e rituali di una civiltà che ha lasciato un’impronta indelebile nel continente americano.Il proprietario, che aveva tentato di commercializzare il reperto online, era all’oscuro delle stringenti normative ecuadoriane in materia di beni culturali. L’Ecuador, infatti, fin dal 1911, ha implementato una legislazione particolarmente rigorosa per la protezione del proprio patrimonio archeologico, riconoscendone il valore intrinseco e la sua importanza per l’identità nazionale. Il manufatto era stato donato all’uomo da un conoscente, accentuando la complessità della vicenda e sollevando interrogativi sui canali di provenienza e sulla circolazione di reperti di questo tipo.L’azione dei Carabinieri non si limita alla semplice restituzione di un bene materiale; essa simboleggia un impegno più ampio nella lotta contro il saccheggio del patrimonio culturale e nella promozione di una maggiore consapevolezza del valore inestimabile della storia e dell’identità di un popolo. La restituzione della *pintadera* rafforza i legami di amicizia e collaborazione tra l’Italia e l’Ecuador, entrambi impegnati nella tutela e nella valorizzazione del proprio ricco e diversificato patrimonio culturale. Il caso dimostra, inoltre, la necessità di un controllo più stringente sui mercati online e di una maggiore sensibilizzazione dei privati rispetto alle normative vigenti in materia di beni culturali, al fine di prevenire ulteriori episodi di trafugamento e illeciti.