Il Gran Premio di Aragon ha visto Marc Márquez imporsi come protagonista assoluto, strappando la pole position in un sabato che ha visto le Ducati dominare incontrastate. Lo spagnolo, fresco di approdo in rosso, ha siglato un giro fulminante, dimostrando subito il potenziale della sua Ducati e l’adattamento rapido alla nuova moto, precedendo il fratello Alex Marquez, anch’egli su Ducati Gresini, in una situazione inedita e carica di significato familiare. La performance di Alex, a sua volta, sottolinea la competitività della Ducati Gresini, un team che si sta rapidamente affermando come forza emergente nel panorama MotoGP.Dietro i Marquez, Franco Morbidelli, su Ducati VR46, completa la prima fila, a conferma del ruolo sempre più centrale della casa di Borgo Panigale in questa stagione. La lotta per la pole position si è rivelata estremamente serrata, con tempi distaccati di pochi millesimi, evidenziando la crescente omogeneità delle prestazioni in griglia.Pecco Bagnaia, campione del mondo in carica, si è dovuto accontentare del quarto posto, con l’altra Ducati ufficiale, un risultato che, pur non essendo ottimale, non esclude possibili strategie di gara, considerando il suo talento e la sua abilità nel gestire le battaglie in pista.Le KTM, guidate dal giovane Pedro Acosta e Brad Binder, si piazzano al quinto e sesto posto rispettivamente, segnando un passo avanti significativo per la casa austriaca, che sta lavorando duramente per colmare il divario con le Ducati e le Yamaha. La presenza di Acosta, debuttante di grande talento, rappresenta una ventata di freschezza e un elemento di incertezza per i suoi avversari.Fermin Aldeguer, su Ducati Gresini, conferma la solidità del team satellite, dimostrando di poter competere ad alti livelli con una moto di fabbrica. Maverick Viñales, su KTM Tech 3, lotta per migliorare le prestazioni della sua moto, mentre Fabio Quartararo, su Yamaha, affronta un periodo di transizione e ricerca di nuove soluzioni per ritrovare la competitività perduta. Fabio Di Giannantonio, su Ducati VR46, completa la top ten, a testimonianza della capacità di alcuni piloti di esprimere il proprio potenziale anche con moto meno performanti.La pole position di Marc Márquez non è solo un trionfo personale, ma anche un segnale di un possibile cambiamento di paradigma nel mondo della MotoGP, con la Ducati che si presenta come una forza trainante e un nuovo punto di riferimento per i piloti e le scuderie. La gara di domani promette emozioni e colpi di scena, con una griglia di partenza estremamente affollata e competitiva.