La tragica vicenda di Sueli Leal Barbosa, morta precipitando dal quarto piano di un condominio a Milano, ha portato alla richiesta di convalida del fermo e della custodia cautelare in carcere per il suo compagno, Michael Pereira, da parte del pubblico ministero Maura Ripamonti. L’accusa, che include l’aggravante della crudeltà oltre a quella del rapporto di convivenza, si fonda su un quadro di violenza e disperazione che ha condotto a una morte segnata da sofferenze prolungate e, presumibilmente, consapevoli.L’incendio, deliberatamente appiccato da Pereira, trasformò l’appartamento di viale Abruzzi 64 in una trappola infernale. Le indagini suggeriscono che Sueli, impossibilitata a fuggire attraverso l’ingresso – forse bloccato dall’esterno, o reso inaccessibile dall’intensità delle fiamme – si trovò intrappolata tra la ringhiera della finestra e l’avanzata del fuoco. La densità del fumo, irrespirabile, e l’oppressione del calore insopportabile crearono un ambiente irrespirabile e mortale.La dinamica della caduta resta oggetto di approfondita analisi. Il pubblico ministero non esclude la possibilità che Sueli abbia compiuto un gesto volontario, un ultimo, disperato tentativo di sottrarsi alla fornace, ma non può escludere che la sua morte sia stata conseguenza di uno svenimento dovuto all’inalazione di fumi tossici o al contatto con una ringhiera surriscaldata fino al punto di diventare incandescente. La difficoltà di orientamento in un ambiente immerso nel fumo denso potrebbe aver contribuito alla tragica conclusione.La ricostruzione forense e l’analisi della scena del crimine sono cruciali per chiarire i dettagli di quel momento fatale e per determinare con tale a
Milano, tragedia: donna muore precipitando, indagini sul compagno
Pubblicato il
