Un’onda di persone, un fiume umano multicolore, ha travolto Torino, testimoniando un’affluenza senza precedenti per l’edizione 2024 del Torino Pride. Le stime, pur divergenti tra l’organizzazione e le autorità, si attestano comunque su numeri impressionanti: il coordinatore Luca Minici parla di oltre 150.000 partecipanti, mentre la Questura indica una presenza minima di 80.000. Questa discrepanza, più che un dato di fatto, riflette l’impossibilità di una misurazione precisa in un evento di tale portata e dinamismo, un vero e proprio organismo in continua espansione lungo le vie del centro storico.L’esplosione di partecipazione non è un mero dato quantitativo, ma un significativo indicatore del profondo cambiamento culturale che anima la città e il Paese. Il corteo, esteso per oltre due chilometri e mezzo, non è stato soltanto una parata, ma un manifesto visivo di identità, resilienza e speranza. La presenza massiccia di persone, provenienti da diverse provenienze geografiche e sociali, ha trasformato il centro di Torino in un crogiolo di storie, esperienze e aspirazioni.”La città si è abbracciata attorno a noi,” commenta Minici, sottolineando un senso di appartenenza e di accoglienza che va oltre le semplici manifestazioni di supporto. Questa “abbraccio” urbano rappresenta un riconoscimento del valore della diversità, un rifiuto pregiudizi e discriminazioni, e un impegno concreto per la costruzione di una società più inclusiva e equa. Il Torino Pride si configura quindi come un fenomeno sociale complesso, che trascende la mera rivendicazione di diritti civili. È un momento di celebrazione, di riflessione, di scambio culturale, e soprattutto, un potente segnale di speranza per il futuro. L’affluenza record di quest’anno non è solo un successo per l’organizzazione, ma un trionfo per l’intera comunità torinese, che si conferma città all’avanguardia, capace di accogliere, proteggere e valorizzare ogni forma di espressione identitaria. La sua “scintillazione”, come la definisce Minici, non è solo estetica, ma è la luce della libertà che brilla forte, illuminando il cammino verso un futuro di pari opportunità e rispetto per tutti.