Un’onda vibrante di colori, musica e determinazione ha investito Pavia oggi, con la nona edizione del Pavia Pride che ha visto la partecipazione di circa 1500 persone. Il corteo, un caleidoscopio di espressioni individuali e collettive, ha preso il via da Piazzale Ghinaglia, per poi serpeggiare attraverso il Ponte Coperto, un simbolo storico e architettonico della città, e proseguire lungo la suggestiva Strada Nuova, cuore pulsante del centro storico pavese, fino a giungere al maestoso Castello Visconteo. L’evento, ufficialmente riconosciuto e sostenuto dal Comune e dalla Provincia, ha visto la presenza della vicesindaco Alice Moggi, rappresentante istituzionale della giunta di centrosinistra che amministra la città.Quest’anno, il tema scelto per il Pavia Pride, “Battagliere. Senza diritti non c’è pace”, ha voluto riaffermare l’urgenza di un’attenzione costante verso la tutela dei diritti umani, in un contesto globale segnato da crescenti tensioni e attacchi mirati alle minoranze. Come ha sottolineato Cecilia Bettini, presidente di Coming-Aut, l’evento si pone come risposta alle recenti e aggressive narrazioni che tentano di delegittimare e marginalizzare la comunità LGBTI+. Queste accuse, spesso veicolate da figure istituzionali, mirano a sminuire l’importanza della lotta per l’uguaglianza e a cancellare le identità che non rientrano in una visione ristretta e conformista della società.La resilienza della comunità LGBTI+ si è manifestata attraverso un’espressiva dimostrazione di forza e determinazione. La resistenza pacifica, intesa come strumento di cambiamento sociale, è stata proclamata come la risposta più efficace a queste pressioni. Il percorso del corteo è stato costellato da cori appassionati, tra cui il ripetuto grido di “Palestina libera”, un chiaro segnale di solidarietà verso le popolazioni palestinesi e un appello universale per la pace e la giustizia. Questo legame tra la lotta per i diritti LGBTQIA+ e la difesa dei diritti umani a livello globale sottolinea come le battaglie per l’emancipazione siano intrinsecamente connesse e si alimentino reciprocamente. Il Pavia Pride 2024 non è stato solo una celebrazione dell’identità e della diversità, ma un potente monito per una società più inclusiva, equa e rispettosa della dignità di ogni individuo, senza distinzioni. L’evento si configura come un tassello fondamentale di un percorso di consapevolezza e di impegno civile, volto a contrastare ogni forma di discriminazione e a costruire un futuro in cui tutti possano vivere liberamente e pienamente.
Pavia Pride: Millecinquecento in marcia per i diritti.
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