La stagione sinfonica 2024/2025 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si conclude con un evento di profonda risonanza, un’occasione per celebrare la collaborazione artistica tra l’istituzione romana e uno dei direttori più acclamati del panorama internazionale, Kirill Petrenko. Il Maestro, Direttore Musicale dei Berliner Philharmoniker e figura ormai imprescindibile nel cartellone dell’Accademia, guiderà l’Orchestra di Santa Cecilia in un percorso musicale che abbraccia tre giganti del Romanticismo e del Classicismo viennese, offrendo al pubblico un’esperienza di ascolto intensa e ricca di sfumature.Il concerto, che avrà luogo il 12 giugno alle ore 19:30, con repliche il 13 giugno alle 20:30 e il 14 giugno alle ore 18, si configura come un viaggio attraverso l’evoluzione del sinfonismo, partendo dalle suggestioni gotiche e romantiche di Robert Schumann per approdare all’eleganza e al virtuosismo di Mozart, culminando nella monumentalità del primo Brahms. L’esecuzione di Schumann, con l’Ouverture dal *Manfred*, introduce un clima di drammaticità e contrasto, preludio all’incontro con il genio mozartiano. La *Sinfonia concertante per fiati* K. 297b, un’opera di rara bellezza che mette in luce il virtuosismo dei solisti, sarà interpretata da Andrea Oliva (flauto), Francesco Di Rosa (oboe), Andrea Zucco (fagotto) e Alessio Allegrini (corno), prime parti dell’Orchestra Ceciliana, che ne esaltano il carattere solistico e dialogico. La seconda parte del concerto è interamente dedicata a Johannes Brahms, con l’esecuzione della sua Prima Sinfonia, un’opera che rappresenta una pietra miliare nella storia della musica. La sua genesi, lunga e travagliata, testimonia la profonda riflessione del compositore rispetto alla tradizione sinfonica e la sua ricerca di un linguaggio personale e originale. Brahms, già acclamato compositore di lieder e musica da camera, si cimentò con il genere sinfonico solo dopo aver superato la quarantina, alimentando un’attesa febbrile nel pubblico musicale tedesco. L’opera, abbozzata nel 1855 e quasi completata nel 1862, conobbe un’intensa fase di revisione tra il 1874 e il 1876, culminando in un’esecuzione imperitura sotto la direzione di Felix Otto Dessoff a Karlsruhe il 4 novembre 1876. Anche gli ultimi giorni antecedenti la prima videro Brahms apportare modifiche e ritocchi al manoscritto, a testimonianza della sua meticolosa ricerca della perfezione. L’esecuzione della Sinfonia di Brahms, con la sua architettura complessa, le sue intense sonorità e la sua profonda espressività, si preannuncia come un momento di grande emozione e di profonda riflessione sulla natura della musica romantica.Il concerto sarà replicato in un’unica data esclusiva al Teatro alla Scala di Milano, offrendo al pubblico milanese l’opportunità di assistere a questo incontro artistico di straordinaria importanza.
Santa Cecilia e Petrenko: un viaggio nel Romanticismo viennese.
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