L’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) ha indetto una giornata di mobilitazione nazionale, declinata in iniziative concrete nelle sedi di Milano, Roma e Bari, in anticipo rispetto alla discussione parlamentare della riforma costituzionale promossa dal Ministro Nordio. L’azione, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica e i decisori politici, si configura come una risposta preoccupata per le potenziali ripercussioni della riforma sull’autonomia della magistratura e sull’equilibrio dei poteri.Milano, città simbolo del sistema giuridico italiano, ospiterà l’evento più articolato. La giornata inizierà con una manifestazione esterna, fissata per le 15:30, che vedrà i magistrati riuniti sulla scalinata di Porta Vittoria. Un gesto simbolico, carico di significato: toghe, coccarde tricolori e copie fisiche della Costituzione Italiana saranno esposti in segno di rispetto per la Carta Costituzionale e per rivendicare il ruolo di custodi della Costituzione che spetta alla magistratura.Successivamente, alle 16:00, si terrà un’assemblea pubblica nell’aula Magna Galli-Alessandrini, un momento di riflessione e confronto aperto a tutti i magistrati. L’assemblea, coordinata dalla giornalista Raffaella Calandra, offrirà una piattaforma per l’analisi approfondita delle implicazioni della riforma, coinvolgendo esponenti di spicco del panorama giuridico italiano. Il Presidente dell’ANM, Cesare Parodi, guiderà il dibattito, affiancato dai professori Gian Luigi Gatta, luminare del diritto penale, ed Enrico Grosso, autorità indiscussa nel campo del diritto costituzionale. Le loro competenze, unite, forniranno una lettura critica e puntuale della riforma, illustrandone le potenziali conseguenze sul sistema giudiziario.Un aspetto cruciale dell’iniziativa è la volontà di creare un dialogo costruttivo con le altre componenti del mondo legale. Per questo, interverranno Giampaolo Di Marco, Segretario dell’Associazione Nazionale Forense, e Alberto Del Noce, Presidente nazionale della Camera Civile, rappresentando rispettivamente l’avvocatura e i diritti dei cittadini. La loro presenza sottolinea l’importanza di un fronte comune nella difesa dei principi costituzionali e dello stato di diritto.Riconoscendo il ruolo fondamentale delle nuove generazioni di magistrati, l’ANM ha previsto anche interventi di colleghi in tirocinio. La riforma costituzionale, infatti, rischia di impattare in modo significativo sulle loro prospettive di carriera e sul loro percorso professionale, rendendo indispensabile la loro voce in questo dibattito cruciale. L’iniziativa mira a sensibilizzare l’intero corpo giudiziario, sollecitando un’attenta valutazione delle implicazioni della riforma e promuovendo una riflessione condivisa sulle sfide che attendono la magistratura italiana. L’intera giornata si pone, dunque, come un atto di responsabilità istituzionale e un appello alla salvaguardia dell’indipendenza della magistratura, pilastro fondamentale della democrazia.