lunedì 28 Luglio 2025
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Banca del Frusinate: Utile netto a +13,1 milioni nel primo semestre

La Banca Popolare del Frusinate ha concluso il primo semestre dell’anno con una performance finanziaria robusta, manifestando un utile netto consolidato di 13,1 milioni di euro.
Questo risultato, significativamente superiore ai 9,1 milioni registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente, riflette una gestione attenta e proattiva, supportata da una positiva rivalutazione degli asset per rischio di credito, quantificata in 5,7 milioni di euro.

Il dato dell’utile netto si inserisce in un quadro complessivo caratterizzato da una solida tenuta dei margini.

In particolare, il margine di interesse, cruciale per la redditività bancaria, si quota a 17 milioni di euro, evidenziando la capacità della banca di generare reddito dalla differenza tra tassi attivi e passivi.

Le commissioni nette, pur con un valore più contenuto di 3,8 milioni di euro, contribuiscono a diversificare le fonti di ricavo.

Il margine di intermediazione, indicatore della differenza tra l’attivo e il passivo bancario, si eleva a 21,1 milioni di euro, mentre la gestione finanziaria si distingue con un risultato netto di 26,8 milioni di euro, a testimonianza di una gestione finanziaria efficace e orientata alla performance.
Un elemento di attenzione è rappresentato dall’aumento dei costi operativi, cresciuti del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attestandosi a 7,2 milioni di euro.
Tale incremento, pur richiedendo un’analisi approfondita delle dinamiche sottostanti, non incide negativamente sulla solidità complessiva del bilancio.

La capacità di attrarre risorse dalla clientela si conferma elevata, con una raccolta complessiva pari a 987 milioni di euro.
Parallelamente, l’erogazione di finanziamenti netti alla clientela ha raggiunto quota 797 milioni di euro, un dato che sottolinea il ruolo attivo della banca nel sostenere l’economia locale.

La composizione di questi finanziamenti è significativa: il 95,25% è costituito da crediti “in bonis”, ovvero finanziamenti che si presume abbiano un basso rischio di insolvenza, mentre il restante 4,75% è rappresentato da crediti deteriorati, che richiedono una gestione più attenta e prudente.

L’incremento del 2,2% registrato sia nella raccolta che nell’erogazione del credito, rispetto al 31 dicembre 2024, testimonia una crescita sostenibile del business.

La solidità patrimoniale della Banca Popolare del Frusinate si riflette nel patrimonio netto, che, comprensivo dell’utile di periodo, si attesta a 141,5 milioni di euro.

Gli indicatori di adeguatezza patrimoniale, CET1 Capital Ratio e Total Capital Ratio, entrambi al 22%, dimostrano un ampio margine di sicurezza rispetto ai requisiti normativi, confermando la capacità della banca di assorbire potenziali perdite e di continuare a operare in modo resiliente.
Questi valori rappresentano un significativo miglioramento rispetto al 19,2% registrato al 31 dicembre 2024, evidenziando un rafforzamento della posizione finanziaria.

La nota sottolinea come questi risultati siano il frutto di una gestione prudente e attenta al rischio, valori distintivi che caratterizzano l’operato della banca ciociara.

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