lunedì 28 Luglio 2025
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Cime Bianche: Via Libera al Collegamento, Tra Sviluppo e Polemiche

Il progetto di collegamento intervallivo Cime Bianche, fulcro di un’ambiziosa opera di infrastrutturazione turistica che mira a connettere i territori di Valtournenche e Ayas, ha ottenuto l’avvio formale del suo iter procedurale.
La decisione, formalizzata durante la conferenza di programma tenutasi presso la sede della Regione, segna un passo significativo verso la sua potenziale realizzazione, nonostante le controversie e le obiezioni sollevate da diverse parti interessate.
L’iniziativa, fortemente sostenuta da Monterosa spa e Cervino spa – due realtà di riferimento nella gestione di impianti di risalita – risponde a un’esigenza strategica di potenziamento dell’offerta turistica montana, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità e la fruibilità di un territorio di pregevole valore paesaggistico e naturalistico.
Le due società provvederanno a trasferire alla Regione e ai comuni coinvolti la documentazione tecnica e gli studi preliminari in loro possesso, elementi essenziali per la redazione dell’accordo di programma che definirà in dettaglio le caratteristiche, le modalità di finanziamento e le tempistiche del progetto.

L’alternativa attualmente in considerazione, designata come “alternativa 5”, rappresenta un compromesso tra le diverse opzioni valutate nel corso dello studio di fattibilità commissionato nel marzo 2023.

Questa soluzione, a differenza delle alternative 1 e 2, che prevedevano un numero considerevole di piloni (19), e in linea con le opzioni 3 e 4, ne prevede un numero ridotto, limitato a quattro in aree protette, minimizzando così l’impatto ambientale e paesaggistico.

Un altro elemento distintivo è l’esclusione della realizzazione di strade di cantiere, ulteriore garanzia di tutela del territorio.

Il costo stimato per questa alternativa si colloca in una forbice compresa tra i 72 e i 122 milioni di euro, una cifra significativa che richiede un’attenta valutazione dei benefici attesi e dei costi opportunità.
Tuttavia, l’iniziativa non è esente da opposizioni.

Gruppi politici e comitati civici, come “Insieme per le Cime Bianche” e “Ripartire dalle Cime Bianche”, hanno espresso forti critiche, sollevando preoccupazioni relative all’impatto ambientale, alla sostenibilità economica e alla legittimità del processo decisionale.
Le loro argomentazioni toccano aspetti cruciali come la potenziale alterazione degli ecosistemi alpini, il rischio di speculazione edilizia e la necessità di un coinvolgimento più ampio delle comunità locali nel processo di pianificazione.

La sfida, dunque, consiste nel trovare un equilibrio tra le esigenze di sviluppo turistico e la salvaguardia del patrimonio naturale e culturale, garantendo un processo decisionale trasparente e partecipativo.
La nomina di Matteo De Grandis, dirigente della struttura Infrastrutture funiviarie dell’assessorato ai Trasporti, come responsabile del procedimento, sottolinea l’impegno della Regione a gestire la complessità dell’operazione e a conciliare le diverse prospettive in gioco.

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