Durante un’operazione di riqualificazione ambientale del fiume Sordo, nei pressi di Isernia, un gruppo di volontari dell’associazione “Preistoris” ha effettuato una scoperta inattesa che ha improvvisamente alterato i piani per un evento locale: il ritrovamento di un ordigno bellico, presumibilmente risalente al periodo della Seconda Guerra Mondiale.
La circostanza, nata da un’iniziativa di pulizia volta a restituire al fiume una maggiore vitalità e fruibilità per la comunità, ha immediatamente comportato l’attivazione di protocolli di sicurezza a tutela dell’incolumità pubblica.
Il rinvenimento, avvenuto in località Ponte San Leonardo, ha spinto i volontari a contattare tempestivamente i Carabinieri, i quali hanno avviato le procedure necessarie per gestire l’emergenza.
In risposta, il sindaco Pietro Castrataro ha emesso un’ordinanza di interdizione, estendendo la restrizione di accesso a un’area circoscritta, comprendente aree verdi, un parco giochi e l’impianto di sollevamento, situata tra via Carlomagno, Ponte San Leonardo e Via delle Sorgenti.
L’area interessata, delimitata da un raggio di trenta metri attorno al ritrovamento, è stata sigillata per impedire l’accesso a persone non autorizzate, garantendo così la sicurezza durante le operazioni di bonifica.
L’evento ludico, precedentemente programmato per la serata stessa nell’area ora interdetta, è stato prontamente riorganizzato e trasferito nel centro storico cittadino, a dimostrazione della priorità assoluta data alla prevenzione di qualsiasi rischio per la popolazione.
Attualmente, si attende l’intervento specializzato degli artificieri del Genio Guastatori di Foggia, esperti nella disinnesco e rimozione di ordigni bellici.
Questo episodio solleva interrogativi significativi sulla presenza di residui bellici ancora sepolti nel territorio, testimoni silenziosi di un passato conflittuale e che richiedono una gestione attenta e responsabile.
La vicenda sottolinea, inoltre, l’importanza delle iniziative di volontariato ambientale, non solo per la riqualificazione del paesaggio, ma anche per la potenziale scoperta di elementi storici e la tutela della sicurezza pubblica.
La bonifica dell’ordigno rappresenta un momento delicato che richiederà precisione, competenza e un approccio multidisciplinare per preservare la sicurezza della comunità e restituire alla città un’area fruibile e sicura.