La questione relativa al futuro dello stabilimento L-Foundy di Avezzano, cruciale per l’economia abruzzese e per il tessuto sociale locale, è al centro di un’urgente revisione strategica, come emerso da un tavolo di confronto tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Regione Abruzzo e le rappresentanze sindacali.
La scadenza fissata, entro la metà di ottobre, impone all’azienda la presentazione di un piano industriale rivisto e dettagliato, un documento che non si limiti a proiezioni di facciata, bensì che delinei una visione organica e sostenibile per l’intera struttura produttiva.
Il summit ha evidenziato una preoccupazione condivisa: la mancanza di una chiara traiettoria evolutiva da parte dell’azienda.
Si sottolinea la necessità di una roadmap che non solo risponda alle sfide del mercato attuale, ma che guardi al futuro con investimenti mirati e una strategia di innovazione ben definita.
L’assessore regionale al Lavoro, Tiziana Magnacca, ha espresso apertamente l’auspicio di un approccio proattivo da parte dell’azienda, invitandola a concretizzare il potenziale offerto da strumenti finanziari regionali e comunitari, inclusi fondi destinati alla ricerca, allo sviluppo e alla formazione professionale, risorse che finora sono rimaste in gran parte inutilizzate.
La situazione è resa ancora più critica dalla significativa erosione del personale avvenuta negli ultimi dieci anni, con una perdita di 400 posti di lavoro, un dato che incide profondamente sulla vita di numerose famiglie e sulla stabilità del territorio.
Questa contrazione non è semplicemente una statistica, ma riflette una crisi di fiducia nelle prospettive dello stabilimento.
Le organizzazioni sindacali, rappresentate da figure come Michele Paliani della Uil, ribadiscono con forza l’importanza di un impegno concreto da parte dell’azienda, sottolineando come le istituzioni regionali e nazionali siano pronte a offrire supporto, ma necessitano di una visione chiara e realizzabile.
La richiesta non è solo quella di un documento formale, ma di un progetto industriale solido, capace di generare nuovi posti di lavoro, di valorizzare le competenze del personale e di garantire la competitività dello stabilimento nel contesto globale.
Il futuro di L-Foundy non è solo una questione economica, ma un imperativo sociale, un investimento sul futuro dell’Abruzzo e sulla sua capacità di attrarre investimenti e di creare opportunità per i suoi cittadini.
La scadenza di ottobre rappresenta un momento cruciale, una prova di responsabilità per l’azienda e un punto di svolta per l’intera comunità.
L’auspicio è che, in questo contesto di urgenza e di attesa, emerga una strategia capace di trasformare le difficoltà attuali in opportunità di crescita e di sviluppo sostenibile.