Il clamore digitale si è spento bruscamente in una sequenza di eventi che ha trasformato una tranquilla serata a Mugnano di Napoli in un episodio di violenza inaudita.
Mario Cosentino, conosciuto online come Mariomario e figura popolare su TikTok con una vasta community di follower, è stato vittima di un tentativo di rapina a mano armata mentre stava concludendo una diretta.
L’aggressione è avvenuta pochi istanti dopo la conclusione della sua trasmissione, all’esterno di un locale, dove si trovava in compagnia dei suoi familiari.
Due individui, a bordo di un motociclo, si sono avvicinati con fare minaccioso, intimando a Cosentino la consegna del suo borsello.
La reazione del tiktoker, un atto di coraggio e di resistenza, ha innescato una fuga precipitosa dei malviventi, che prima di dileguarsi hanno espresso la loro intimidazione con due colpi di arma da fuoco diretti verso una vicina attività ristorativa.
Fortunatamente, i proiettili non hanno causato feriti, evitando conseguenze ben più gravi.
L’intervento tempestivo dei Carabinieri della Compagnia di Marano di Napoli ha consentito di mettere in sicurezza l’area e avviare immediatamente le indagini.
La dinamica dell’aggressione, le motivazioni alla base del gesto e l’identificazione dei responsabili costituiscono ora il fulcro delle attività investigative in corso.
Questo episodio drammatico solleva una serie di interrogativi sulla crescente esposizione delle personalità digitali, spesso bersaglio di fenomeni di stalking e, come in questo caso, di aggressioni fisiche.
Il caso Cosentino mette in luce la fragilità della percezione di sicurezza, anche in contesti apparentemente tranquilli come quello di Mugnano, e sottolinea la necessità di rafforzare la prevenzione e la protezione delle figure pubbliche che operano online, esposte quotidianamente a rischi di vario genere.
L’evento ha inoltre generato un’ondata di reazioni e messaggi di solidarietà nei confronti di Cosentino, testimoniando la sua popolarità e l’impatto che la vicenda ha avuto sulla sua community digitale.
Le indagini proseguono a ritmo serrato, con l’obiettivo di assicurare i responsabili alla giustizia e fare luce su tutte le circostanze che hanno portato a questo atto di violenza.