54 anni fa, la strage di piazza Fontana ha causato una ferita profonda nella storia italiana. Il dolore persiste ancora oggi.

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13 dicembre 2023 – 13:15

La strage di piazza Fontana rappresenta una ferita ancora aperta nella memoria di Milano, che non rinuncerà mai a chiedere la verità completa su quanto accaduto. Le celebrazioni del 54º anniversario di questo tragico evento sono state accompagnate da un sentimento di profonda richiesta di giustizia. L’attentato, perpetrato da elementi di matrice neo-fascista, ha lasciato un segno indelebile nella città. Il sindaco Giuseppe Sala ha sottolineato l’importanza di continuare a lottare per la giustizia e ha concluso il suo intervento con il grido “Viva l’Italia antifascista”, suscitando diverse reazioni e polemiche. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente a Milano quattro anni fa per commemorare il 50º anniversario della strage, aveva fatto riferimento all’anima del popolo e della città. Oggi quella stessa anima è ancora presente e noi siamo qui per abbracciarla, difenderla e renderci forti insieme ad essa. Il sindaco Sala ha chiesto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni una chiara presa di distanza dal fascismo, sottolineando che le mezze dichiarazioni non sono sufficienti e auspicando una dichiarazione forte e inequivocabile. Federico Sinicato, presidente dell’Associazione familiari vittime di piazza Fontana, ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria affinché nessuno dimentichi quanto accaduto e affinché l’Italia non debba mai più vivere un simile orrore. Durante la cerimonia, sono stati scanditi i nomi delle vittime e si è ricordata anche la figura di Giuseppe Pinelli, considerato la 18ª vittima della strage. Pinelli, un anarchico ferroviere ingiustamente accusato inizialmente dell’attentato, morì cadendo da una finestra durante l’interrogatorio presso la questura di Milano. L’Associazione nazionale partigiani ha sottolineato che Pinelli è stato una vittima innocente della strage e il presidente milanese Roberto Cenati ha espresso un commosso ricordo per lui. La cerimonia ha visto anche la partecipazione dell’ex segretario della CGIL Sergio Cofferati, che ha sottolineato l’importanza di combattere con determinazione ogni tentativo di ridimensionare la democrazia e reintrodurre pratiche violente di matrice fascista o addirittura nazista. Numerose iniziative sono state organizzate per coinvolgere i giovani nella commemorazione del 54º anniversario della strage. Martina Davalli, impegnata nella stesura di una tesi sulla strage di piazza Fontana, ha sottolineato l’importanza dei giovani come custodi della memoria, affinché essa rimanga viva nel presente e nel futuro.

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