lunedì 28 Luglio 2025
23.8 C
Rome

Fabriano, furto dell’abbraccio: anziano ritira la denuncia.

A Fabriano, una vicenda complessa e dolorosa si conclude con un atto di clemenza, ma solleva interrogativi sulla crescente sofisticazione delle tecniche di criminalità predatoria.
Un uomo di settant’anni, vittima di un furto perpetrato con l’inganno e la manipolazione emotiva, ha scelto di ritirare la denuncia nei confronti di una giovane donna, ventiseienne, originaria di un’altra regione e con precedenti penali legati a reati contro il patrimonio.
Il risarcimento economico, comprensivo di una somma per danni morali e spese legali, ha rappresentato il preludio a questa inaspettata decisione.

L’episodio, maturato alla fine del 2023 nei pressi di un luogo di culto, incarna una nuova evoluzione del “furto dell’abbraccio”, una tecnica che sfrutta l’ingenuità e la cortesia delle vittime, spesso anziane, per depistarle e sottrarre loro oggetti di valore.

La giovane, presentatasi come una persona bisognosa di aiuto stradale, ha saputo creare un’atmosfera di confidenza, superando le naturali resistenze dell’uomo grazie a un approccio seducente e manipolatorio.

L’abbraccio, apparentemente innocuo, si è rivelato un elemento chiave nella messa in scena di un piano criminoso ben orchestrato.
La dinamica del furto suggerisce la presenza di un complice, rimasto alla guida di un’autovettura utilitaria di colore grigio, pronto a garantire una rapida fuga in direzione di Roma.
La mancata connessione immediata tra l’abbraccio e la scomparsa della catena d’oro, un gioiello dal valore di circa 40 grammi, testimonia la capacità di inganno della malviventa, abile nel confondere e distrarre la vittima.

L’intervento degli agenti del commissariato di Pubblica Sicurezza di Fabriano, supportati dall’analisi scrupolosa dei filmati di videosorveglianza pubblici e privati e dalla comparazione con episodi simili verificatisi nella stessa giornata nell’ambito provinciale, si è rivelato determinante nell’identificazione della responsabile.
La Questura di Ancona ha inoltre disposto un foglio di via obbligatorio di tre anni, limitando la presenza della donna nel territorio fabrianese.

Questa vicenda non solo evidenzia la necessità di una maggiore attenzione da parte dei cittadini, soprattutto degli anziani, nei confronti di approcci inusuali e improvvisi, ma solleva anche interrogativi sulla profittabilità di tali tecniche e sulla complessità dell’applicazione di misure preventive e repressive.
La decisione della vittima di ritirare la querela, pur comprensibile alla luce del risarcimento ricevuto, pone l’accento sulla delicatezza del rapporto tra giustizia, compassione e riabilitazione, e sulla necessità di un approccio multidisciplinare che coinvolga istituzioni, forze dell’ordine e servizi sociali per contrastare efficacemente la criminalità predatoria e tutelare le fasce più vulnerabili della popolazione.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -